Prezzi immobiliari più bassi: si compra in nuda proprietà per investire e non per abitare

L’acquisto della nuda proprietà sta perdendo convenienza rispetto all’acquisto della proprietà intera, che oggi è molto meno caro di un tempo, come rileva l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa. E, sempre più, chi compra la nuda proprietà lo fa non per trovare casa ma per investire il proprio denaro. Nel 2017 le compravendite di nuda proprietà sono state 24.021 in crescita dell’1,3% rispetto al 2016, secondo quanto risulta dai dati dell’Agenzia delle Entrate. La crisi ha diminuito i prezzi dell’acquisto della piena proprietà, il calo è stato del 40% dal 2007 ad oggi, e ha reso meno allettante l’acquisto della nuda proprietà, soprattutto se l’acquisto è a fine abitativi. L’anno scorso le compravendite di piena proprietà sono aumentate del 4,9%, molto più di quelle della nuda proprietà. Si compra la nuda proprietà soprattutto per investire, il 79,5% degli acquisti di questo tipo nella prima metà dell’anno sono stati fatti per finalità di investimento, mentre solo il 20,5% per finalità abitative. Nel 2017 la percentuale di acquisti per investimento si è attestata al 72,7%. Gli acquirenti di nuda proprietà hanno perlopiù da 45 a 54 anni (27,3% dei casi). La nuda proprietà interessa poi, in ordine decrescente, acquirenti tra 55 e 64 anni (23,6% dei casi) e tra 35 e 44 anni nel 21,8% dei casi. I proprietari hanno un’età superiore a 64 anni nel 73,8% dei casi. L’immobile più venduto in nuda proprietà è il trilocale (38,5% dei casi), seguito dal bilocale (32,7%). Il trilobate è peraltro la tipologia di immobile più  richiesta e facilmente reperibile, nelle grandi città, anche per l’acquisto dell’intera proprietà (il 40,8% delle richieste e il 33,7% delle offerte riguarda immobili di 3 locali).

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