Termosifoni, ci siamo: quando si possono accendere

Ecco alcuni suggerimenti per sfruttare al meglio i propri termosifoni. Il termosifone va ripulito prima di essere riacceso: occorre anzitutto eliminare l’aria presente nei tubi e poi effettuare una buona pulizia per rimuovere tutto ciò che può essersi depositato sui termosifoni durante la stagione estiva. I termosifoni non vanno mai coperti in alcun modo perché questo riduce l’efficienza del radiatore, costringendolo a lavorare di più (e a pesare di più sulla bolletta). In caso di necessità, mensole sopra i caloriferi o specchi che li nascondono non dovrebbero mai avere una distanza inferiore ai trenta centimetri. I consumi energetici vanno contabilizzati tramite appositi dispositivi: ove non si disponesse di tali dispositivi occorre installarli, adeguando i propri impianti, così da mettersi a norma. Al di là degli obblighi di legge, inoltre, monitorare tutti i propri consumi insieme fa diminuire il consumo di calore fino al 30%. Sfruttare la luce del sole e dormire con le tapparelle abbassate: di giorno è bene aprire le finestre per far cambiare aria solo nelle ore più calde della giornata e per non più di quindici minuti; quando fa buio conviene abbassare le tapparelle per mantenere in casa il calore evitandone la dispersione. Rispettare la propria zona climatica di appartenenza in base alle norme del 1993 sugli impianti termici degli edifici. Il territorio italiano è suddiviso in sei zone climatiche che indicano i valori medi della temperatura, pertanto chi vive nelle zone climatiche A e B potrà accedere i termosifoni dall’1 dicembre, chi nella zona climatica C dal 15 novembre, chi nella D dall’1 novembre, mentre chi vive nella E ha potuto accenderli già dal 15 ottobre. Nessuna limitazione per chi vive nella fascia F.

 PROBLEMI DI CONDOMINIO? L’ARPE LI RISOLVE CON SOLI 8 EURO AL MESE. CONSULENZE TECNICHE-LEGALI-FISCALI GRATUITE PER TUTTO L’ANNO

 

Articoli Correlati