Un portale turistico per incrementare gli affitti nei piccoli centri a vocazione turistica

Il mercato degli affitti a breve periodo è in continua crescita, incentivando in alcuni casi anche la rinascita turistica di molti piccoli centri abitati italiani, sperduti e in via di spopolamento ma ricchi di storia e di interessanti luoghi in cui potersi rilassare. Non a caso — scrive il Quotidiano di Sicilia — il colosso degli affitti brevi Airbnb ha deciso di sposare il progetto già avviato dal Mibact e dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di promuovere il turismo nei numerosi borghi disseminati lungo la penisola italiana. In concomitanza con l’“Anno dei Borghi” è stato creato un portale turistico apposito, italianvillagesbyairbnb.com, per dare visibilità internazionale ai borghi scelti, mettendo così in contatto i vari proprietari (i cosiddetti host) con i viaggiatori desiderosi di visitare posti meno conosciuti ma carichi di tradizioni. L’idea funziona e, secondo il rapporto “Condividere l’Italia rurale: uno sguardo sulla Community”, presentato durante l’incontro tenutosi a Palermo alla presenza del co-fondatore di Airbnb Joe Gebbia, negli ultimi 12 mesi gli host residenti nelle aree rurali sono riusciti a guadagnare complessivamente quasi 80 milioni di euro, ospitando 540.000 viaggiatori.

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