VIA LIBERA del governo A REGIONI ED ENTI LOCALI per DELIBERARE AUMENTI DEI TRIBUTI sulla casa

Per la prima volta, da tre anni a questa parte, nella legge di bilancio non c’è la norma che vietava a Regioni ed enti locali di «deliberare aumenti dei tributi nonché delle addizionali ad essi attribuiti con legge dello Stato». Un primo calcolo, fatto dall’ ufficio studi della Cgia di Mestre — riporta Dagospia — quantifica in un miliardo di euro l’impatto sui contribuenti degli inevitabili rincari dell’ Irap, delle imposte Imu/Tasi e delle addizionali Irpef. I proprietari di casa saranno, ancora una volta, tra i più colpiti. Lo sblocco mette a rischio anche i contratti di locazione “concordati”, nati vent’anni fa sulla base di un patto molto chiaro: canoni al di sotto di quelli di mercato in cambio di agevolazioni fiscali per i proprietari. Il rischio è che i Comuni aumentino le aliquote proprio per questi immobili, visto che sono fra i pochi con livelli di Imu e Tasi ancora inferiori al massimo. Con l’ effetto di spingere i proprietari a scegliere i contratti a canone libero.

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