Un’altra multinazionale fugge dall’Italia fra l’esultanza dei No Triv
I Movimenti No Triv, tra i promotori assieme ad alcune Regioni del referendum del 17 aprile, con cui gli italiani saranno chiamati a scegliere se non prorogare, una volta terminate, le concessioni per la coltivazione di idrocarburi in mare entro le 12 miglia marine, si felicitano dell’ennesimo investimento che vola via dall’Italia. Dopo Petroceltic e Shell Italia, un’altra multinazionale degli idrocarburi, la britannica Transunion Petroleum, rinuncia a due istanze di ricerca di gas e petrolio in mare, tra l’esultanza degli attivisti anti-trivelle. Per i No Triv, dietro la scelta di Transunion di abbandonare…
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