ATTIVITÀ CONTRARIA AL REGOLAMENTO DI CONDOMINIO

La sentenza di condanna a cessare un’attività contraria al regolamento di Condominio esercitata all’interno di un immobile è opponibile anche a colui che subentri nella detenzione quale nuovo conduttore continuando ad esercitare, sotto altra denominazione, la medesima attività. E’ questo il principio di diritto processuale espresso nell’ord. n. 29131 del 18/12/2020, con la quale la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dal nuovo conduttore dell’immobile all’interno del quale continuava ad essere esercitata l’attività di “scambio di coppie” espressamente vietata dal regolamento. Lamentava il conduttore che l’accertamento contenuto nella…

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IMMOBILI ABUSIVI

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno fatto chiarezza sulla portata della nullità degli atti aventi ad oggetto immobili abusivi Un immobile è incommerciabile e il relativo atto di trasferimento è nullo se: Il venditore non dichiari in atto in forza di quale titolo è stato costruito l’immobile che intende alienare, avendo cura di riportare gli estremi completi del titolo stesso (ad es. Comune che lo ha rilasciato, data e numero di protocollo); Il venditore dichiari che l’immobile è stato costruito in forza di un titolo abilitativo che poi…

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L’amministratore di condominio e l’aggiornamento dell’anagrafe condominiale

L‘amministratore di un Condominio per effetto dell’art. 1130 comma 6° codice civile è obbligato a mantenere ed aggiornare l’anagrafe condominiale. “…6) curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell’edificio. Ogni variazione dei dati deve essere comunicata all’amministratore in forma scritta entro sessanta giorni. L’amministratore, in caso di inerzia, mancanza o…

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Risarcimento del danno dalla caduta dell’ascensore

La sesta sezione civile della Corte di Cassazione con la sentenza n. 26533 del 9 novembre 2017 ha stabilito che  il condominio, in qualità di custode dell’impianto comune ex art. 2051 c.c., è tenuto a  risarcire i danni subiti  in conseguenza della caduta della cabina dell’ascensore condominiale. La suprema Corte ha respinto le difese del Condominio, che aveva invocato a sua discolpa il “caso fortuito” consistente, a suo dire, nel vizio di costruzione dell’impianto ascensore. Secondo l’ente condominiale, la responsabilità del custode prevista dall’art. 2051 c.c. deve essere esclusa quando il danno sia stato provocato…

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L’obbligo di pagamento delle quote condominiali sussiste anche in assenza del piano di riparto

Secondo la Corte di Cassazione, II sezione civile, sentenza n. 10621, pubblicata in data 28 aprile 2017, l’obbligo del condomino di versare i contributi relativi alle parti comuni dell’edificio deriva dalla gestione stessa dell’immobile e, quindi, è precedente all’approvazione da parte dell’assemblea del piano di riparto, che non costituisce affatto la fonte dell’obbligazione pecuniaria, limitandosi a dichiarare il relativo credito del condominio. Ciò posto, il verbale di assemblea condominiale con il quale si indicano le spese occorrenti per la conservazione o il godimento delle parti comuni, al pari della delibera di approvazione del preventivo…

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Augurare la morte all’amministratore di condominio non è reato di minaccia

La Cassazione, sezione V penale, nella sentenza n. 51618/2017 ha annullato  senza rinvio e per insussistenza del fatto, la sentenza impugnata che aveva condannato due donne per il reato di minaccia ex art. 612 del codice penale, comminando loro una multa e la condanna al risarcimento danni. Per la Corte augurare la morte dell’amministratore equivale a dichiarazione generica e indeterminata in cui non è riscontrabile l”elemento soggettivo e oggettivo del reato.  

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La mancata sottoscrizione del verbale da parte del presidente dell’assemblea non inficia la validità della delibera

Secondo lla  Corte di Cassazione (ordinanza n. 27163) pubblicata in data 16 novembre 2017 la nomina del presidente e del segretario dell’assemblea dei condomini non è prevista da alcuna norma (come anche la redazione per iscritto del verbale che non incida su diritti reali immobiliari), le eventuali irregolarità formali relative alla nomina del Ppesidente e del segretario dell’assemblea dei condomini non comportano l’invalidità delle delibere dell’assemblea (Cass. Sez. 2, 16/07/1980, n. 4615; Cass. Sez. 2, 27/06/1987, 5709)>>.  Ed invero la sottoscrizione del verbale a cura del presidente e del segretario è utile,…

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Valutazioni del Giudice nel merito delle scelte discrezionali della assemblea condominiale

Secondo la Corte di Cassazione (ordinanza n. 20135 del 17 agosto 2017) in materia di impugnativa a delibera condominiale  il giudice non controlla l’opportunità o la convenienza della soluzione adottata dalla delibera impugnata, ma deve stabilire solo che essa sia o meno il risultato del legittimo esercizio del potere discrezionale dell’organo deliberante. Alcuni condomini avevano impugnato la delibera assembleare deducendo  che le spese approvate con detta delibera erano eccessive, indeterminate ed inverosimili (in particolare, quanto al compenso da corrispondere all’amministratore ed al rimborso delle spese anticipate dallo stesso). In primo grado il Tribunale adito aveva  accolto…

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Condominio edilizio – Pregiudizio all’aspetto architettonico – Facciata principale – Distinzione – Irrilevanza

Secondo la Corte di Cassazione civile, sez. VI, 28 Giugno 2017, n. 16258 al fine di valutare il pregiudizio all’aspetto architettonico, non ha rilevanza la distinzione fra la facciata principale e le altre facciate dell’edificio, in quanto, nell’ambito del condominio edilizio, le facciate stanno ad indicare l’insieme delle linee e delle strutture ornamentali che connotano il fabbricato, imprimendogli una fisionomia autonoma e un particolare pregio estetico; la facciata rappresenta, quindi, l’immagine stessa dell’edificio, la sua sagoma esterna e visibile, nella quale rientrano, senza differenza, sia la parte anteriore, frontale e…

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Istallazione del condizionatore vietata

La Corte di Cassazione, sez. II Civile, ordinanza n. 17400/17; depositata il 13 luglio ha stabilito che va rimosso il condizionatore se occupa il 60 per cento della superficie esterna disponibile non permettendo agli altri condomini di farne lo stesso uso ritenendo integrata la violazione della norma che prescrive il pari godimento della cosa comune, in quanto l’impianto di condizionamento dell’aria installato dai ricorrenti, occupando il 60% in superficie disponibile, impediva l’installazione di un analogo apparecchio da parte degli altri condomini del piano. In mancanza del consenso di quest’ultimi o…

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