La crescita dei mutui fa i conti col calo delle surroghe

Continua la ripresa del settore dei mutui, che però comincia a fare i conti con il calo delle surroghe. Secondo le rilevazioni di Crif, infatti — scrive Milano Finanza — a luglio gli italiani hanno chiesto meno mutui, ma di importo più consistente. Si tratta della seconda flessione della domanda registrata dopo 35 mesi ininterrotti di rialzo. La prima, a giugno, è stata del 4,6% rispetto allo stesso mese del 2015, mentre a luglio si è fermata al -1,7%. Il dato non è comunque così negativo come potrebbe sembrare al primo impatto. Intanto perché il 2015 è stato un anno di forte crescita della domanda: difficile, quindi, mantenere quel ritmo. In secondo luogo, a venir meno non è la richiesta di nuovi mutui, ma piuttosto l’incidenza delle surroghe che, dopo aver tenuto banco per almeno tre anni, sta ora progressivamente diminuendo: la maggior parte dei mutuatari l’ha ormai fatta e i tassi attuali così bassi difficilmente offriranno l’opportunità di ulteriori sostituzioni. Peraltro — continua Milano Finanza — lo scivolamento in area negativa a giugno e luglio non inficia più di tanto la performance positiva della domanda cumulata nei primi 7 mesi dell’anno: nel periodo gennaio-luglio ha visto un incremento del 12,3% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno. Continua, quindi, il progressivo recupero verso i volumi pre-crisi, anche se rimane un piccolo gap da colmare rispetto al 2010 (-7,5%). Per quanto riguarda la durata media, la più richiesta dagli italiani è quella tra 16 e 20 anni, con il 23,6% del totale. Nel complesso il 67% del totale ha scelto mutui casa con scadenza superiore ai 15 anni.

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