Roma, acqua a catinelle nelle case popolari
Vivere in mezzo all’acqua per alcuni potrebbe essere una scelta di vita. Per altri decisamente no. Soprattutto se il mare dista una decina di chilometri. Accade nel bel mezzo della Garbatella, quartiere dal cuore rosso, dove le case popolari del Comune di Roma rappresentano qualcosa in più. Eppure la storia dell’immobile comunale di via delle Sette Chiese 85 — secondo quanto scrive Il Tempo — racconta una storia diversa che, se non fosse per le tasse pagate dai romani, sarebbe quasi da sorridere. Tutto comincia nel maggio 2015 quando, forse a causa di ripetuti lavori, si rompe il tubo della conduttura della fogna nel vialetto di ingresso della palazzina numero tre. Nel 2015, appunto. Da quel momento ad oggi, tramite il referente Risorse per Roma spa (la partecipata capitolina che in molti ritengono inutile a tal punto da inserirla tra le prime società da tagliare), il Campidoglio si è preoccupato di fare effettuare soltanto due autospurghi. Sufficienti? Niente affatto. Nell’appartamento al piano terra, di proprietà del Comune di Roma — continua Il Tempo — l’acqua fuoriesce in continuazione. Decine i solleciti effettuati dall’inquilino interessato (che peraltro soffre di una grave invalidità) e dell’intero condominio. Le risposte? protocollate. «Non ci sono i soldi»; «Si rivolga a Risorse per Roma»; «Si rivolga all’Ufficio tecnico del Comune»; «Si rivolga all’Ufficio tecnico del Municipio».
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