L’housing sociale per superare l’emergenza abitativa
«Occorre mantenere ben chiara la consapevolezza che quella abitativa è una vera e propria emergenza globale e che l’abitazione è ancora un bisogno primario per più di un miliardo di persone sparse per il mondo e costrette a vivere in condizioni precarie». È l’appello rivolto alla politica regionale, alle istituzioni sociali e agli enti locali dagli studiosi e dagli addetti ai lavori che per due giorni hanno partecipato a “Housing sociale: opportunità, problematiche e prospettive”, il convegno internazionale ospitato dalle aule didattiche del complesso di Santa Chiara, nell’ex ospedale civile di Alghero, che oggi ospita il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’università di Sassari, secondo quanto riporta la Nuova Sardegna. Promosso e organizzato con il preciso obiettivo di favorire il diffondersi di una consapevolezza più responsabile, l’appuntamento ha rilanciato il tema, attualissimo anche al di là degli ambiti accademici, dell’housing sociale. «Nella nostra società è quanto mai indispensabile ripensare il tema della residenza», è la proposta degli esperti. La rivoluzione che hanno in mente e che propongono, tanto a livello locale quanto in ambito più ampio, è che questo sforzo congiunto di ridefinizione del concetto stesso di abitare sia ispirato anche «dai mutevoli fenomeni sociali, dai processi di migrazione, dalle mutate forme di composizione dei nuclei familiari e dalla necessità di considerare come prioritaria la questione della sostenibilità ambientale ed energetica».
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