Aumentano (seppur di poco) le multe

Insieme a quello dei pedaggi autostradali, il 2017 ha portato con sé anche un rincaro degli importi delle multe. Come previsto dal decreto interministeriale del 20/12/2016, infatti, all’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie sancito dall’Istat corrisponde un ritocco al rialzo delle sanzioni amministrative previste dal Codice della strada. Così, dal 1° gennaio 2017 — scrive Quattroruote — le multe sono più onerose dello 0,1%. La modesta entità della variazione riguarda, di fatto, i minimi e i massimi edittali uguali o superiori ai 500 euro. Questo perché l’articolo 195 del Codice della strada stabilisce che l’aumento sia arrotondato all’euro solo se la frazione decimale risultante dall’applicazione della percentuale di incremento è pari o superiore a 50 centesimi di euro. Di conseguenza, la gran parte delle sanzioni comuni non è interessata dai rincari: il divieto di sosta, per esempio, resta 41 euro, mentre il superamento dei limiti di velocità fino a 40 km/h rimane 169 euro. Qualche esempio di multe aumentate? Il superamento del limite di velocità di oltre 40, ma non oltre 60 km/h, violazione che attualmente prevede una multa di 531 euro (più la perdita di sei punti e la sospensione della patente da uno a tre mesi), passa a 532 euro (aumenta della stessa misura, a 709 euro, nel caso in cui l’infrazione sia commessa in ore notturne, cioè tra le 22 e le 7). Analogo incremento riguarda il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 km/h: da 828 si passa a 829 (l’infrazione “notturna” sale da 1.104 a 1.105 euro). Non subiscono aumenti, infine, le sanzioni amministrative pecuniarie introdotte o modificate da norme che sono entrate in vigore da meno di due anni.

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