Ecobonus ammesso anche se i lavori sono pagati tramite banca o Poste

 

Ecobonus sulla casa ammessi anche se i lavori vengono pagati dal contribuente tramite istituti di pagamento. Il “bonifico parlante” richiesto dalla normativa — scrive Italia Oggi — non deve necessariamente essere disposto tramite banca o Poste Italiane: gli enti inseriti nell’albo tenuto da Bankitalia ai sensi dell’articolo 114-septies del Testo unico bancario rientrano nel perimetro delle agevolazioni, a patto che rispettino gli obblighi di legge (effettuazione della ritenuta a carico delle imprese beneficiarie dei bonifici, certificazione delle somme tipica dei sostituti d’imposta e trasmissione telematica dei dati al fisco). Questo il chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate nella risoluzione n. 9/E. Un’associazione di categoria aveva presentato istanza di consulenza giuridica, volta a conoscere l’ammissibilità ai bonus fiscali delle opere di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica degli edifici saldate attraverso istituti di pagamento. Secondo l’istante non vi sarebbero stati ostacoli all’equiparazione per entrambe le tipologie di agevolazione, sancite rispettivamente dall’articolo 16-bis del Tuir (ristrutturazioni edili) e dai commi 344-347 della legge n. 296/2006 (detrazione per interventi “green”).
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