In Lombardia l’aria è sporca ma migliora. I nemici sono legna e diesel

L’aria lombarda, pur sporca, continua a migliorare. Ma non basta. “Al di là di fluttuazioni dovute alla diversa meteorologia tra un anno e l’altro, i dati confermano un trend in continuo miglioramento sulla qualità dell’aria. Negli ultimi due mesi ci sono stati picchi simili in tutti i capoluoghi in determinati giorni, a ulteriore dimostrazione che il Bacino padano sconta caratteristiche orografiche e meteorologiche sfavorevoli. Sì dunque ad azioni strutturali, su tutto il Bacino, e non solo emergenziali. Bene la cabina di regia di Regione Lombardia e il metodo del confronto. Attenzione però che non è solo il traffico veicolare a incidere pesantemente sulla situazione della nostra aria: il riscaldamento a biomasse legnose in stufe e caminetti rappresenta un altro grande fattore di inquinamento”. A parlare è Bruno Simini, presidente dell’Arpa Lombardia — scrive il sito e-gazette.it — a margine dell’incontro sul protocollo sulla qualità dell’aria tenutosi a Palazzo Lombardia dove sono stati presentati gli ultimi dati sull’inquinamento atmosferico. I risultati relativi al 2012, anno del precedente inventario, e al 2014 mostrano una generale diminuzione delle emissioni dei principali inquinanti in ambito regionale: quelle relative al PM10 (polveri fini) hanno registrato un calo del 4,8%, quelle di NOX (ossidi di azoto) del 4,6%, di SO2 (anidride solforosa) del 19,1%, di COV (composti organici volatili) del 10,8%, di CO (monossido di carbonio) del 3,7%.

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