airbnb non vuole versare al fisco la trattenuta del 21%

Airbnb tiene il punto e anche il 16 ottobre non verserà la tassa che prende il suo nome. Questo — scrive La Stampa — nonostante che l’Agenzia delle Entrate abbia ufficialmente annunciato la fine della tregua fiscale, dopo che a metà luglio portali web e agenzie immobiliari si erano rifiutati di effettuare i versamenti di una tassa giudicata «ingiusta» e «inapplicabile». Il 16 ottobre, stando all’ultima circolare delle Entrate, tutti i soggetti interessati (e quindi anche il portale leader nel campo delle locazioni che in Italia conta oltre 120 mila host), dovranno versare le ritenute del 21% sui redditi prodotti dagli affitti brevi. E questo «senza alcuna distinzione» tra Airbnb, altri portali web o intermediari tradizionali, dal momento che le disposizioni introdotte nella manovrina di primavera si applicano a tutti i soggetti, sia che operino online o meno, o che questa sia o meno la loro attività prevalente. Tutti da questo mese sono tenuti a trattenere il 21% dei canoni e quindi a versarlo al Fisco al posto dei proprietari delle case date in affitto.  La «tassa Airbnb» è entrata in vigore dal 1° giugno col primo versamento previsto per il 16 luglio. Obiettivo: raccogliere 80 milioni di euro quest’anno e 140 il prossimo. Al momento di effettuare il primo pagamento però il meccanismo si è subito inceppato per colpa delle Entrate che hanno comunicato troppo in ritardo le modalità operative. Con la Federazione degli agenti immobiliari professionali (Fiaip) che lamentava enormi aggravi dei costi amministrativi (nell’ordine di 100 milioni di euro) a carico delle 42 mila agenzie associate e chiedeva più tempo per formare il personale, ed Airbnb che bollava la legge come “discriminatoria”. Risultato: versamenti sospesi, proprio in corrispondenza dei tre mesi più ricchi dell’anno per gli affitti, e apertura di un tavolo tecnico con governo e Agenzia delle Entrate. E ovviamente niente multe, perché le Entrate d’intesa col governo (applicando le norme previste dallo Statuto del contribuente per casi come questo) hanno concesso 60 giorni in più per organizzare la raccolta dati. Da questo mese, invece, si deve pagare tenendo in ponderazione le locazioni stipulate dal 12 settembre in avanti.

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