Mutui: la surroga tornerà di moda?

MutuiSupermarket.it ha pubblicato nelle scorse settimane dati assai interessanti e apparentemente contraddittori sulle condizioni del mercato dei mutui per la casa in Italia di questi mesi. Il sito Investireoggi.it parte dagli aspetti positivi: mediamente, il prezzo degli immobili per metro quadrato è cresciuto dell’1% nel primo trimestre su base annua, anche se frutto di un +3,1% per gli immobili nuovi e del -0,6% per quelli usati. E nel quarto trimestre del 2018, le compravendite registrate dall’Agenzia delle Entrate sono aumentate del 9,3% rispetto ai primi 3 trimestri, mentre nell’intero 2018 risultano essere state in crescita del 6,6%. Insomma, la dinamica si mostra positiva. Eppure, nel primo trimestre di quest’anno, le richieste di nuovi mutui sono crollate tendenzialmente del 7,9%. Che abbiano pesato le variazioni dei tassi? Nell’aprile scorso, i migliori spread applicati ai mutui a tasso fisso risultavano impennatisi allo 0,5%. Stavano azzerati fino alla fine del 2018. Lieve ritocco all’insù anche per gli spread migliori applicati ai mutui a tasso variabile, saliti allo 0,9% dallo 0,7% di fine 2018. Tuttavia, queste variazioni risultano quasi impercettibili per il mercato, considerando che mediamente gli indici IRS a cui si agganciano i mutui a tasso fisso sono diminuiti nel frattempo dello 0,3%, mentre l’Euribor a cui si agganciano i mutui a tasso variabile ha aggiornato di recente i minimi storici, pur di poco. Non è ai tassi che bisogna guardare per capire come mai le famiglie italiane non stiano approfittando delle condizioni ideali per comprare ricorrendo ai mutui, anche se va detto che nell’ultimo trimestre dello scorso anno, le erogazioni erano aumentate del +13% tendenziale e nell’intero 2018 la crescita era stata del 6,2%, pari a +50 miliardi, toccando importi record. Dunque, o siamo dinnanzi semplicemente a una pausa dopo la corsa dello scorso anno o la questione è più psicologica: le famiglie hanno paura del futuro, temono ripercussioni negative sull’occupazione e magari una stangata fiscale, date le condizioni non rassicuranti dei conti pubblici italiani. In realtà, da quando MutuiSupermarket ha pubblicato la sua Bussola Mutui trimestrale a maggio sono arrivate novità dirompenti sul fronte mercati e che toccano direttamente le tasche dei mutuatari presenti e futuri: la Bce sta prendendo in considerazione di tagliare ancora una volta i tassi. Sì, il costo del denaro potrebbe scendere, anziché salire, come pure si temeva agli inizi dell’anno, quando la stessa Francoforte aveva sospeso gli acquisti netti di assets con il “quantitative easing” e lo spread BTp-Bund infuriava a livelli preoccupanti, avendo superato i 300 punti base sulla scadenza a 10 anni.

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