La Casa abitata influenza la salute
I livelli di infiammazione e stress di un individuo (‘misurati’ con marcatore già in uso clinico, la concentrazione plasmatica di proteina C reattiva mediante un prelievo) sembrano essere influenzati anche dalle sue condizioni abitative: quindi, per esempio, chi vive in casa di proprietà ha livelli di infiammazione minori di chi sta in affitto; chi abita in un alloggio indipendente ha livelli di infiammazione ridotti rispetto all’inquilino di un appartamento. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul Journal of Epidemiology & Community Health che ha coinvolto quasi 10 mila individui. La ricerca è stata condotta da Amy Clair, della University of Essex, a Colchester. L’intero campione è stato intervistato per raccogliere informazioni circa le proprie condizioni abitative e sottoposto a un prelievo per misurare la concentrazione di proteina C-reattiva (a concentrazioni di 3 milligrammi per litro di sangue la molecola è stata associata a un rischio cardiovascolare doppio rispetto a concentrazioni inferiori). Ebbene, una situazione abitativa più ‘insicura’, come un affitto, è collegata a livelli di infiammazione superiori per l’inquilino, come pure il fatto di abitare in appartamento piuttosto che in locazioni indipendenti.
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