Il viceministro Nencini: il Fascicolo di Fabbricato dovrà essere obbligatorio

Rendere obbligatorio il Fascicolo di Fabbricato, una sorta di carta d’identita’ degli edifici (che rappresenta da sempre una battaglia per Federproprietà, ndr), e su  questo “ci stiamo lavorando. Almeno per le zone 1 e 2, quelle a piu’ alto rischio sismico nella mappatura attuale”. Cosi’ in una intervista al Corriere della Sera, Riccardo Nencini, viceministro alle Infrastrutture, dopo il sisma avvenuto nell’Italia centrale. Circa la tempestivita’ degli interventi per aiutare la popolazione che non ha piu’ una casa “stiamo accelerando al massimo per l’istallazione di mini-chalet in legno – aggiunge Nencini – una sistemazione provvisoria in attesa della ricostruzione vera e propria”. Ma serviranno “settimane, non posso essere piu’ preciso. Il lavoro di adesso e’ proprio ridurre al minimo il tempo necessario per questo passaggio”. Al momento il viceministro suggerisce “una soluzione cuscinetto. Possono essere gli alberghi, per chi vuole. Ma la maggior parte delle persone preferisce usare il contributo per la sistemazione autonoma, i soldi previsti dalla Protezione civile per pagare un affitto o rimborsare le spese di chi offre ospitalita’”. Quanto al contenuto del Fascicolo di Fabbricato, questo documento dovrebbe contenere “il progetto originale, le varianti, i collaudi. In assenza di questi documenti – prosegue – caso possibile per gli edifici piu’ vecchi, almeno una verifica sulla sicurezza statica. Poi lo possiamo chiamare patentino, carta d’identita’ o come volete voi. La cosa importante e’ un’altra”, anche perche’ “non e’ possibile che una settimana dopo il terremoto stiamo ancora qui
a litigare per capire se in quella scuola o in quell’altra i lavori sono stati fatti oppure no, se e’ stato fatto un
adeguamento oppure un semplice miglioramento, se ci sono stati i controlli”. In ogni caso “sia per il Fascicolo in se’, sia
per gli eventuali lavori successivi entriamo nel capitolo degli incentivi fiscali per la messa in sicurezza del nostro
territorio e delle nostre costruzioni. L’idea e’ di legarli a un effettivo miglioramento della sicurezza, secondo la nuova
classificazione della vulnerabilita’ degli edifici, su sei livelli, alla quale sta lavorando il mio ministero”.

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