Mattone: gli italiani preferiscono la proprietà all’affitto

La casa ha un peso rilevante nel patrimonio complessivo della famiglia. Il suo valore incide per quattro quinti della ricchezza. Secondo una delle ultime rilevazioni della Banca d’Italia, il 67,7% degli italiani è proprietario dell’abitazione in cui vive, il 20,7% sta in affitto e l’11,6% occupa la casa a uso gratuito, in usufrutto o a riscatto. Dal 1977 al 2014 la quota delle famiglie proprietarie dell’abitazione è cresciuta del 18 per cento. E gli acquisti nella maggioranza dei casi si sono realizzati con un mutuo. Stando a queste cifre la propensione degli italiani ad acquistare la casa di abitazione è costantemente cresciuta raggiungendo i massimi livelli mondiali. In Europa per esempio la media è sotto il 50 per cento (in Germania il 53%, in Svizzera il 43%).

Il mattone offre agli italiani maggiore sicurezza rispetto ad altre alternative di impiego finanziario. Le difficoltà del mercato delle locazioni ha fatto il resto. A partire dagli anni Novanta si è registrato il fenomeno della dismissione di gran parte degli immobili abitativi degli enti di previdenza e delle assicurazioni. Ma sulle locazioni pesa il rischio della lunghezza dei tempi di liberazione del bene in caso di morosità del conduttore e di occupazione abusiva, rendendole poco attraenti da punto di vista degli investitori istituzionali. Stare in affitto, pagando il relativo canone più o meno pari al costo del mutuo, non piace agli italiani contrariamente a quanto avviene invece negli Stati Uniti dove cresce la diffusione delle locazioni.

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