I Trattati di Roma nacquero nell’albergo di Taormina acquistato dal Qatar

I petrodollari del Qatar nell’ospitalità di lusso italiana. L’emirato sta per completare un investimento di grande portata: l’acquisto dell’albergo San Domenico Palace di Taormina con vista panoramica sul Teatro greco e sul vulcano Etna per oltre 53 miliardi di euro. Hamad bin Jassin Jaber al-Thani, cugino dell’emiro, è già il proprietario a Roma del St.Regis, a Milano del Gallia, a Venezia del Gritti, a Firenze del Four Season, residence di prestigio che hanno ospitato sovrani, politici, attrici, attori e scrittori.

Il San Domenico ha una storia che affonda al 1374 quando il frate domenicano Girolamo De Luca fondò il monastero sulle pendici di monte Tauro, grazie alla generosità del barone Damiano Rosso. I “Domini canis”  cani del Signore) vi pregarono e da lì partivano per le loro predicazioni fino al 1866 quando il nuovo Regno d’Italia fissò con la legge Mancini la confisca degli ordini religiosi. La sorpresa fu grande quando l’ultimo frate del convento tirò fuori un testamento del primo donatore che dava il monastero in usufrutto. La proprietà non era dei Domenicani e quindi lo Stato non poteva appropriarsene. Ci sono voluti anni e anni di battaglie legali ma alla fine la famiglia dei principi Cerami, cui apparteneva il nobile Damiano Rosso, ne rientrarono in possesso.

Venduto ad una società privata le 40 celle dei frati vennero trasformate in comode camere di albergo con mobilio, quadri, chiostro e giardino con aranci, olivi ,oleandri, rose, cactus. Il libro dei visitatori raccoglie firme che hanno fatto la storia della cultura e dello spettacolo: Marlene Dietrich, Ingrid Bergamn, Audrey Hepburn,Luigi Pirandello, Truman Capote, Thomas Mann. Il giornalista del Corriere della sera Paolo Valentino racconta che durante l’ultima guerra mondiale vi soggiornarono i capi tedeschi Himmler e Goering. Ma l’episodio storico che richiama le vicende dell’Europa di oggi è quello relativo alla preparazione della bozza della Dichiarazione di Messina, scritta nell’albergo nel giugno 1956 da Gaetano Martino, Paul-Henri Spaak e Walter Hallstein, che costituì la base per i Trattati di Roma sulla nascita della Comunità europea.

 

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