Il nuovo codice degli appalti pubblici

La Corte dei Conti, in una recente nota, ha osservato che un appalto pubblico su tre è irregolare. Il Consiglio dei Ministri a metà marzo ha approvato un nuovo codice degli appalti che però, secondo l’associazione dei costruttori edili di Roma e del Lazio, non raggiunge appieno alcuni obiettivi fondamentali della legge delega. Occorre, pertanto, fare un ultimo sforzo da parte dell’Acer per non perdere l’occasione di avere un mercato dei lavori pubblici più efficiente, trasparente e in grado di selezionare solo i migliori e coloro che rispettano le regole.

Uno dei punti richiesti riguarda i componenti delle commissioni di gara. La scelta, osserva l’Acer, deve essere effettuata per sorteggio dall’Anac (l’agenzia anticorruzione guidata dal giudice Cantone) per le gare di qualsiasi importo. Così come va definito in modo chiaro il sistema di attribuzione del ratimg di legalità che al momento è in capo a tre organismi diversi. L”efficienza dipende anche dalla chiarezza e dalla semplicità. Le gare vanno fatte sempre se si vuole scongiurare il rischio corruzione, dicendo stop alle deroghe e alle proroghe che invece sono un sistema per consolidare posizioni di rendita.

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