Supera il trapianto di cuore ma muore per una caduta in ospedale: a giudizio un’infermiera

Sopravvive a un trapianto di cuore, ma muore per una caduta in ospedale alla vigilia delle dimissioni: davanti al gup del tribunale di Roma con l’accusa di omicidio colposo — scrive Il Messaggero — è finita un’infermiera 43enne di Latina in forza al San Camillo Forlanini. Ma si stanno vagliando anche altre posizioni: se tra la caduta e la Tac non fossero trascorse 8 ore, infatti, la vittima avrebbe avuto la possibilità di salvarsi. Patrizia Moneti, viterbese di 49 anni, madre di un figlio 24enne, è deceduta il 28 marzo 2015 nell’ospedale capitolino dove era stata ricoverata dal 9 novembre 2014 per il trapianto che avrebbe dovuto ridarle la vita. Parti civili il figlio Francesco Piana, assistito dall’avvocato Samuele De Santis, il marito e due fratelli. Il pm Mario Ardigò ha chiesto il rinvio a giudizio dell’infermiera in seguito alla perizia con cui il medico legale ha accertato il nesso causale tra la morte e la caduta, avvenuta due settimane prima, durante lo spostamento dal letto di degenza a una sedia. Ma durante l’udienza i difensori dell’infermiera, Filippo Valente e Giuseppe Ammendola, hanno ottenuto un’ulteriore perizia per scoprire cosa sia successo durante le otto ore trascorse tra la caduta e la Tac cui sarebbe stata sottoposta troppo tardi la paziente che, se operata tempestivamente, sostengono i familiari, avrebbe potuto salvarsi.

ebilcoba_2 CONTRATTO COLLETTIVO COLF E BADANTI: CHIEDI CONSIGLIO A EBILCOBA, SOTTOSCRIVI IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO INSERENDO IL CODICE E1 NEI VERSAMENTI INPS

 

 

Articoli Correlati