Terremoto: occorrono l’assicurazione obbligatoria e un Fondo per la sicurezza strutturale e l’efficienza energetica

Da anni FEDERPROPRIETA’ chiede di rendere obbligatoria “La Certificazione sullo stato di salute dei fabbricati”, che rappresenti l’analisi e la fotografia dello “stato di salute” delle abitazioni, l’assicurazione ed il fondo per la sicurezza per prevenire le conseguenze di eventi calamitosi. Lo riproponiamo cercando di  far comprendere come sarebbe naturale e tutto sommato semplice evitare lutti e disastri, temi già numerose volte approfonditi sulle pagine della nostra rivista “La Proprietà edilizia”.

Sullo stato del patrimonio edilizio hanno anche pesato e non poco due fattori succedutisi e spesso trascurati:

  1. il regime vincolistico che non ha consentito alla proprietà nessun intervento manutentivo di rilievo per mancanza di fondi, frutto della scarsa remunerazione delle locazioni;
  2. le modifiche interne alle abitazioni quasi mai oggetto di progettazioni appropriate e prive di adeguati controlli della pubblica autorità e non soltanto conseguenti alla recente entrata in vigore della robusta semplificazione del regime autorizzativo. Ciò significa che gran parte del patrimonio e, in particolare le infrastrutture pubbliche di importanza strategica, necessita di essere sottoposto ad opportuni approfondimenti qualitativi e non solo per verificarne l’effettiva esposizione al rischio. Va rilevato che l’opinione pubblica e la politica hanno preso a cuore la questione dell’efficienza energetica, mentre la sicurezza sembra non interessare nonostante i danni dovuti agli eventi naturali e all’incuria degli uomini siano ingenti. La cura del costruito, ossia la valutazione dello stato di salute e gli interventi preventivi, si sposa bene anche con la necessità di dedicare maggiore attenzione alla manutenzione dell’esistente anziché investire in nuove costruzioni, che andrebbero pensate esclusivamente in sostituzione di strutture esistenti non più sicure e funzionali. Su tali presupposti deve basarsi il futuro dell’edilizia con una ripresa del settore che, notoriamente, ha fatto sempre da traino all’economia del nostro Paese, oltre che del mercato immobiliare. Al riguardo va richiamato il disegno di legge che introduce due strumenti, l’assicurazione obbligatoria ed il fondo per la sicurezza e l’efficienza energetica degli edifici, finalizzati a prevenire le conseguenze degli eventi calamitosi, presentato in Senato una prima volta nella XVI legislatura (ddl n. 3631/XVI) e una seconda nell’attuale legislatura (ddl n. 881/XVII), elaborato sulla base di una proposta sviluppata da ENEA, FEDERPROPRIETÁ e altre istituzioni professionali nell’ambito di un protocollo d’intesa. La proposta mira alla messa a punto di un sistema virtuoso che invogli i cittadini a investire sulla sicurezza strutturale dei propri immobili, al fine di una cospicua riduzione del rischio a fronte di eventi ambientali, che non gravi sullo Stato, che non arricchisca una categoria a scapito di altre o dei cittadini stessi e che contribuisca ad un rilancio del settore edile e del mercato immobiliare. In dettaglio la proposta prevede:
    • l’istituzione di un’assicurazione obbligatoria che sollevi lo Stato dalle spese di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi e stimoli proprietari e assicurazioni a verificare l’effettiva affidabilità delle costruzioni, anche al fine di differenziare i costi di assicurazione tra i vari immobili in funzione del rischio effettivo;
    • l’istituzione di un Fondo per la sicurezza strutturale e l’efficienza energetica, che potrebbe alimentarsi anche con quota parte del premio di assicurazione obbligatorio di cui sopra, che riduca gradualmente i costi di emergenza e ricostruzione.
    • (segue / 2)

     

 

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