I costruttori italiani guardano oltreconfine

In Italia le imprese di edilizia non costruiscono più e per contrastare il crollo del mercato nazionale hanno guardato oltreconfine. È lì, nei mercati esteri, che sono riuscite non solo a superare la crisi, ma ad aumentare il fatturato. Il 2015, infatti, è stato l’undicesimo anno consecutivo di crescita del fatturato prodotto oltreconfine, che ha raggiunto quota 12 miliardi di euro: +14,5% rispetto al 2014, +286% rispetto al 2004. Un bilancio stilato dal Rapporto 2016 dell’Ance, l’associazione delle imprese di settore, che ha considerato il giro di affari di 38 medi e grandi costruttori italiani all’estero. “Una crescita importante – sottolinea il ministro degli Affari esteri, Paolo Gentiloni, durante la presentazione del Rapporto alla Farnesina – avvenuta nonostante il fatto che gli ultimi tre o quattro anni siano stati caratterizzati da una crescente instabilità in diverse aree del mondo e in particolare dove le imprese di cui oggi parliamo hanno la loro
attività”. E, nonostante il contesto complicato che ci circonda, Gentiloni parla di “una storia di successo che testimonia l’importanza della collaborazione tra Ance e Farnesina, un caso di buona pratica del rapporto tra il mondo delle imprese e il mondo diplomatico che dobbiamo incoraggiare”.

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