Cosa fare quando il condòmino è moroso

Stanno crescendo nei condomìni i casi di proprietari, che per varie ragioni finiscono per essere morosi. Non pagano cioè regolarmente le quote condominiali. Molti e delicati i problemi da risolvere. Qualche amministratore va in assemblea dichiarando di non poter far fronte alle morosità e pone la questione che la somma venga ripartita tra i condomini in ragione dei rispettivi millesimi. Nel frattempo l’amministratore chiede il mandato di affidare la pratica recupero ad un avvocato nei confronti dei morosi. L’assemblea può deliberare di ripartire le quote dovute tra i soggetti solvibili solo in caso di urgenza e con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti e con almeno 500millesimi di proprietà. A questo punto scatta il problema di quali sono le spese di urgenza da far fronte: interruzione del riscaldamento, dell’uso dell’ascensore, crolli di vari parti dell’edificio. Non spetta comunque all’amministratore prendere iniziativa. I condomini in regola con i versamenti condominiali possono essere costretti a pagare su iniziativa dei creditori del condominio e solo dopo che i creditori abbiano esperito, senza successo, l’azione legale contro il proprietario moroso. Il codice chiama questa circostanza responsabilità sussidiaria tra condomini. La questione dei  morosi dei condomìni si sta allargando anche a causa della crisi economica e dell’impoverimento delle famiglie. Diverso è il discorso per i furbi e i ritardatari cronici.

ebilcoba CONTRATTO COLLETTIVO COLF E BADANTI: CHIEDI CONSIGLIO A EBILCOBA, SOTTOSCRIVI IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO INSERENDO IL CODICE E1 NEI VERSAMENTI INPS

 

 

 

Articoli Correlati