Ater Roma: in 6 mesi 72 occupazioni abusive e 1500 casi di assenza o cessazione dei requisiti
La commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalita’ organizzata nel Lazio del Consiglio regionale ha incontrato i rappresentanti delle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale di Roma, Latina e Frosinone per un’audizione sulla situazione della sicurezza presso gli alloggi Ater e su eventuali fatti che evidenzierebbero interesse per il patrimonio immobiliare da parte della criminalita’ organizzata. Dalle loro relazioni e’ emersa una generale opera di riordino e di risanamento dei conti negli ultimi anni, comune a tutti e tre gli enti, ma una diversita’ di situazioni, che vanno dalle criticita’ esposte dall’Ater di Roma e di Latina all’assenza di casi di infiltrazioni criminali in provincia di Frosinone. La situazione piu’ grave e’ stata illustrata da Giovanni Tamborrino, commissario straordinario dell’Ater di Roma (che gestisce circa 48mila alloggi), il quale ha spiegato che e’ stato riscontrato nella gestione degli anni passati un certo disordine amministrativo e contabile nell’azienda e una carente attivita’ di denuncia di tutte le occupazioni abusive. Recentemente, invece, e’ cominciato un processo di razionalizzazione per censire puntualmente tutti gli alloggi e i relativi occupanti, che sta dando buoni risultati. Solo dal settembre 2015 al febbraio 2016, ha raccontato Tamborrino, l’Ater ha trasmesso all’autorita’ giudiziaria 72 notizie di reato di occupazione abusiva, che sono i casi piu’ gravi. Ma poi sono stati citati anche circa 1500 casi di assenza o cessazione dei requisiti previsti dalla legge che pero’ vengono affrontati con procedure da codice civile e segnalati al Comune. A tal proposito il commissario straordinario ha comunicato alla commissione che a partire dal biennio 2015-2016 sono stati affrontati i 300 casi piu’ scandalosi, che vedevano alloggi occupati da persone che avevano redditi elevati o altre proprieta’ e di cui oggi ne restano solo 80-90.
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