Come risparmiare sulle bollette di luce e gas

Una bolletta della luce più leggera. È la promessa che arriva da alcuni operatori del mercato libero dell’energia che contattano al telefono famiglie e pensionati. Telefonicamente — avverte La Stampa –riescono a stipulare un contratto valido a tutti gli effetti. Ma c’è da fidarsi? Il consiglio che arriva dalle associazioni di consumatori è quello di non dire «sì» al telefono ma di prendere tempo e consultare con calma la proposta. «Le tariffe di luce e gas sono molto complicate da comprendere – dicono da Confconsumatori – Ci sono diverse fasce orarie, diversi tipi di consumo e non è semplice capire, al telefono, se davvero c’è un risparmio». Conviene cambiare? I numeri da una simulazione sul comparatore Segugio.it dicono che i vantaggi per chi cambia operatore sono minimi: sulla luce si risparmia circa 50 euro l’anno, sul gas 70. «Da poco sono arrivate le formule “tutto online” che fanno risparmiare qualche decina di euro in più e diventano così ancora più convenienti» dice Marco Rigamonti, responsabile tariffe di Segugio.it. Il mercato dell’energia è stato liberalizzato nel 2003. Da allora sono arrivate numerose nuove società. In parallelo però è rimasto anche il mercato regolamentato con gli operatori che, ogni tre mesi, ricevono dall’Authority le indicazioni sulle tariffe da applicare. Per strapparsi i clienti le nuove società avrebbero dovuto applicare prezzi più bassi. Invece sono pressoché rimaste allineate alle tariffe del mercato tutelato. Qualcuno fa pagare anche di più. Lo dice anche un raffronto sul comparatore TrovaOfferte dell’Autorità per l’energia. Per una famiglia media che consuma 3000 kw annui e una potenza di 3 kw, la bolletta della luce in regime tutelato viene a costare 575 euro l’anno. L’operatore più vantaggioso del mercato libero offre lo stesso pacchetto a 530 euro. La differenza, su ben 30 operatori, è davvero esigua. Molti quindi preferiscono restare con il vecchio operatore. Anche perché i guai nei passaggi dal vecchio al nuovo non mancano mai. C’è chi, un anno dopo la stipula del nuovo contratto, si trova con conguagli di diverse centinaia di euro in bolletta. Capita soprattutto con le forniture di gas e quasi sempre a fine inverno. Qualcuno si ritrova a pagare servizi extra non richiesti come polizze sulla casa o gestioni dei contatori. Come si fa allora ad autoridursi la bolletta? Il suggerimento è, prima di tutto — consiglia La Stampa — quello di chiamare il proprio operatore per capire quale tariffa ci viene applicata. Molte volte le famiglie hanno ancora formule vecchie molto salate, in alcuni casi fanno pagare anche 500 euro in più all’anno. Cambiare soltanto la tariffa può essere molto più conveniente che il salto a un nuovo operatore. Un’altra via per risparmiare è poi quella di cercare tra le offerte sul mercato per capire se davvero ci sono proposte che costano meno. Si può poi analizzare bene i propri consumi per capire, per esempio, se è il caso di passare da una tariffa mono-oraria, più conveniente per chi sta sempre in casa come i pensionati, a quella bi-oraria, adatta a chi lavora. Un’altra soluzione è di affidarsi alla formula del prezzo fisso adesso che le quotazioni dell’energia sono in calo ma con il rischio di vedere salire l’esborso quando il prezzo del petrolio ricomincerà a correre.

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