Primo aumento di costruzioni dopo 5 anni
Segnali di ripartenza per l’edilizia residenziale in Italia. Il numero di abitazioni nei nuovi fabbricati torna a superare la soglia delle 10mila unità nel primo trimestre del 2016 e raggiunge quasi quota 11.500 nel secondo, aumentando del 4% annuo dopo 5 anni di continue flessioni. In gennaio-marzo il calo era stato del 6,2% sui tre mesi precedenti. Tuttavia, sempre nell’ambito residenziale, l’Istat precisa che la rilevazione sulla prima metà dell’anno scorso mostra ancora una flessione delle nuove case dell’1,1% nel confronto con il primo semestre del 2015. Marcato, invece, è il miglioramento semestrale registrato in termini di superficie utile abitabile, che segna un incremento del 4%. Il contenuto calo annuo nel primo trimestre (-1,3%) è sopravanzato dall’ampia crescita nel secondo (+9,1%). Anche in questo caso si tratta del primo aumento in 5 anni. Resta invece indietro l’edilizia non residenziale, che nel primo semestre del 2016 registra complessivamente una contrazione annua dell’8,3%. Dopo la fase di forte espansione registrata, in media, nel 2015, l’edilizia non residenziale torna ad essere caratterizzata da un marcata contrazione annua nel primo trimestre 2016 (-9,2%), che si ridimensiona solo in parte nel secondo (-7,5%). Un altro segnale positivo per l’edilizia abitativa arriva dall’andamento dei mutui. Il Barometro Crif ha rilevato a dicembre il maggior aumento in sei mesi della domanda di mutui da parte delle famiglie, pari a un 21,3% in più rispetto allo stesso mese del 2015. Il dato include però anche le surroghe. Nell’intero 2016 la crescita delle richieste è stata del 13,3% nel confronto con l’aggregato dell’anno precedente.
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