Case popolari a Milano: solo una su 10 è in buone condizioni, il 30% dei regolari non paga l’affitto

Adesso c’è un numero preciso: 1.171 case verranno rese abitabili entro il 2017. È una promessa misurabile, quella che il Comune e Mm fanno sul versante delle case popolari di Milano, scrive la Repubblica. Su cui il sindaco mette la faccia e su cui chiede il massimo dell’impegno. Anche perché il numero di alloggi vuoti in gestione a Mm è molto alto ed è salito negli ultimi anni: si parla di 3.259 appartamenti sfitti, cresciuti rispetto ai 2.918 del 2015. Per il sindaco Beppe Sala “è il fronte su cui c’è più da lavorare e su cui concentreremo il massimo dei nostri sforzi. Mantenere la promessa di zero case sfitte è il nostro obbiettivo”. Non si tratta di una sfida da poco, soprattutto se si va a vedere quante case sono riusciti a riassegnare negli ultimi due anni: se nel 2015 a fronte di 2.918 case vuote ne venivano rimesse in circolo 561, nel 2016 quelle riassegnate sono state appena 188. L’obbiettivo a lungo termine della Giunta, quello per il 2020, è di arrivare ad avere “solo” 932 alloggi vuoti, con un ritmo medio di circa mille assegnazioni all’anno. “Ci stiamo dando degli obiettivi per raddoppiare la cifra che normalmente si investe”, dice Sala. Sul piatto sono stati messi 70 milioni di euro per il 2017 e i lavori sono già cominciati: l’assessore alla casa Gabriele Rabaiotti parla di circa 400 alloggi che cominceranno ad essere assegnati da aprile. Che soldi (e cantieri) servano lo dice un censimento fatto da Mm: solo l’11% delle case di proprietà del Comune è in uno stato “soddisfacente”, a tutte le altre serve manutenzione.

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