Leasing abitativo: poca offerta e interessi al 4%

 

Il leasing abitativo per l’acquisto della prima casa, riservato a chi ha un reddito inferiore a 55mila euro al momento della richiesta, compie un anno da quando le banche hanno iniziato a introdurlo sul mercato. Lo ricorda Il Sole 24 Ore che così prosegue: fra i maggiori gruppi retail, in pochi hanno scelto di mettere a catalogo questa possibilità di acquisto e istituti come Intesa Sanpaolo, Mps, Bnl e BancoBpm per ora ne restano fuori. Un po’ perché si preferisce spingere sul più tradizionale mutuo. Ma anche perché il contratto di leasing non è “indolore” per la banca, che risulta proprietaria della casa per tutta la durata del finanziamento e oggi caricare i bilanci societari con nuovi immobili acquisiti può essere una strada rischiosa. Tra gli ultimi che hanno deciso di accettare la sfida del leasing abitativo c’è Credem, che da questo mese lo distribuisce tramite la rete di agenti Creacasa. L’obiettivo è ambizioso: 40 milioni di erogato entro fine anno. La prima a partire era stata Unicredit, che non fornisce cifre sui contratti sottoscritti, ma fa sapere che il leasing sta riscuotendo molto interesse tra i giovani. Attiva da mesi è anche Bper-Banca popolare dell’Emilia Romagna, l’unica a concedere sia il fisso sia il variabile, con uno spread del 2,9% in entrambi i casi. I leasing casa finora in circolazione finiscono per costare in media intorno al 4% con il tasso fisso, il più usato, quasi due punti in più rispetto ai mutui. Nonostante questo, per effetto delle possibili detrazioni, il leasing dovrebbe risultare sempre vincente quando il richiedente ha meno di 35 anni e quindi può godere al 100% dei vantaggi fiscali. La vera arma in più del leasing — continua Il Sole 24 Ore — riguarda le detrazioni fiscali. Infatti si porta in detrazione l’intero importo della rata e non solo la quota interessi come nel caso dei mutui. I vantaggi maggiori sono per i richiedenti sotto i 35 anni di età, che detraggono il 19% dei canoni di leasing, fino a un massimo di 8mila euro annui (quindi 1.520 euro) e alla fine del finanziamento il 19% del prezzo del riscatto, fino ad un importo massimo di 20 mila euro (3.800 euro annui). Per gli over 35, invece, i tetti massimi sono dimezzati ed equivalgono a quelli dei mutui. Insomma, gli aspetti legati all’accesso e al funzionamento del leasing farebbero pendere la bilancia a suo favore, in un confronto con il mutuo come soluzione d’acquisto. Ma spostando l’attenzione solo sul costo dell’operazione la sfida è incerta.

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