affitti brevi a ravenna, Cna Turismo: “Bene, ora riduciamo la burocrazia”

Il disegno di legge “Crescita”, appena approvato in Parlamento, interviene sulla regolamentazione di “affitti brevi e attività ricettive”. “E’ il quarto intervento in due anni e forse, in tutti questi casi riguardanti due governi diversi, sarebbe stato meglio avviare una interlocuzione maggiore con tutto il mondo turistico – commentano da Cna Turismo Ravenna – Oggi adempimenti e sanzioni – tra quelli nazionali, regionali e locali – sono già molto numerosi e a volte in contrasto tra loro o con differenze incomprensibili tra regione e regione. In ogni caso valutiamo positivamente l’idea di un “codice identificativo” che garantisca il settore extra-alberghiero e degli affitti brevi. Riteniamo però – spiegano dall’associazione – che debba cambiare un po’ la narrazione di questo settore: gli affitti brevi, il lavoro dei property manager e degli host, la nuova offerta extra-alberghiera sono una parte importante e innovativa dell’offerta turistica italiana e romagnola. Associare sempre questo mondo al termine “furbetti” è ingiusto nei confronti dei tanti operatori che pagano le tasse e svolgono gli adempimenti previsti, ma anche un modo per non cogliere il cambiamento della domanda turistica che chiede maggiore scelta in diverse forme, luoghi e periodi. Invece di parlare di “furbetti” tirando in mezzo tutti, si facciano norme giuste e controlli adeguati”.

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