Bollo auto, Imu e Tari non versati: l’accertamento diventa immediatamente esecutivo

Arrivano gli accertamenti immediatamente esecutivi anche per bollo auto, Imu e Tari. Dal prossimo anno, così come previsto dal decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio — scrive il sito Investireoggi.it — gli enti comunali e regionali potranno notificare accertamenti immediatamente esecutivi. La nuova normativa doterà quindi anche Comuni e Regioni di poteri di riscossione che al momento ha solo l’Agenzia delle Entrate. Sarà quindi possibile chiedere subito il pagamento rateale o contestare eventuali errori di calcolo. Il tutto comporterà risparmi sulla spesa e velocizzerà al contempo il recupero dei crediti. Così l’avviso di accertamento emesso dal Comune per il pagamento dell’Imu, della Tasi  o della Tari dovrà contenere l’intimazione al pagamento delle somme pretese entro il termine di presentazione del ricorso, ovvero entro 60 giorni dalla notifica, in caso di riscossione dei tributi. Proprio al pari degli accertamenti fiscali dell’ufficio delle imposte. Il ricorso per importi fino a 50.000 euro dovrà essere preceduto da un reclamo nei confronti dell’ente con tentativo di mediazione. Solo dopo che siano trascorsi infruttuosamente 90 giorni ci si potrà rivolgere alla Commissione Tributaria Provinciale. Il tributo sarà, in ogni caso, dovuto in attesa delle decisione. Chi non paga subirà le stesse conseguenze previste per il non pagamento delle cartelle esattoriali: pignoramento, fermo auto, ipoteca sui beni immobili. L’operazione di escussione del credito partirà trascorsi 90 giorni dalla notifica dell’avviso, anche se spesso occorre più tempo per concludere tutte le operazioni.

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