Nei condomìni un morto al giorno per colpa di impianti elettrici non a norma

Il più delle volte capita facendo la doccia. Ma può succedere anche aprendo il rubinetto dell’acqua in cucina o il frigorifero, e capita toccando il congelatore. Oppure aprendo la porta blindata di casa o mettendo le mani in impianti dove i fili della corrente anziché essere protetti sono scoperti o mal collegati. Succede tutto in pochi istanti: una scarica improvvisa e si muore. Fulminati. In media nei condomini italiani — rivela un’inchiesta della Stampa — si conta un morto al giorno per colpa di impianti elettrici non a norma. Nelle abitazioni, infatti, ogni anno si verificano 30.000 incidenti gravi di cui 6.000 proprio di origine elettrica. «Circa 1,2 milioni di condomini sono a rischio sicurezza», denuncia Francesco Burrelli, presidente dell’Anaci. Ma non tutti i condomini sono uguali: lo spartiacque è rappresentato dalla legge del 13 marzo 1990 che introduce l’obbligo di certificare la conformità di tutti gli impianti elettrici e non. In realtà, stando a Prosiel, l’associazione che raggruppa tutti i principali protagonisti della filiera elettrica e che da anni si batte per favorire un uso sicuro dell’energia elettrica, se poi si va a controllare si scopre che ben i due terzi della abitazioni italiane non rispettano le norme sulla sicurezza elettrica: il 13% sono esposte al rischio di incendio per motivi elettrici e nel 18% dei casi manca il differenziale elettrico che la legge ha reso obbligatorio. E, come se non bastasse, più della metà degli impianti, il 52%, rischia la fulminazione a causa di componenti elettriche danneggiate o in cattivo stato. In base alle statistiche europee gli incidenti domestici sono la quarta causa di morte dopo le malattie cardiovascolari, il cancro e le malattie respiratorie. In Italia per Eurosafe ogni anno si contano 5.500 decessi. Per la metà si tratta di cadute. La quota di quelli causati dagli incidenti di origine elettrica, che vedono coinvolte più donne che uomini in virtù della loro minore resistenza alle scariche elettriche, è una delle altre cause principali, ma soprattutto questa è una tipologia di infortuni che nella maggioranza dei casi potrebbero essere facilmente evitati se solo si rispettassero tutte le norme di sicurezza. Per quanto riguarda la sicurezza degli impianti elettrici — continua La Stampa — la proposta degli amministratori di condominio, che è poi anche quella degli installatori, è invece quella «di fornire ai proprietari degli immobili un vero e proprio libretto d’istruzioni, come avviene per qualsiasi semplice elettrodomestico che abbiamo in casa, attraverso il quale conoscere le caratteristiche degli impianti e delle strutture della propria abitazione, al fine di programmare una corretta ed adeguata attività di manutenzione».

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