Gli ARCHITETTI: PER la RIGENERAZIONE URBANA occorre SUPERARE l’APPROCCIO SETTORIALE

“E’ innegabile, come dimostrano le più avanzate esperienze europee, che la cultura rappresenti un driver fondamentale per il rinnovamento economico, sociale e ambientale delle nostre città in grado di renderle protagoniste della
competizione internazionale sul terreno della capacità di attrazione degli investimenti. Per ottenere questo risultato, serve, però, che la politica e le azioni di governo siano caratterizzate da una spiccata visione strategica a medio e lungo termine, cosa questa che finora purtroppo è mancata, caratterizzata da un elevato grado di innovazione, da una capacità di preservare e valorizzare l’ambiente e il territorio, comprendendone le mutevoli esigenze e accompagnando,
anche attraverso l’integrazione, lo sviluppo sociale. Tutto ciò all’interno di un nuovo paradigma olistico che ponga l’uomo al suo centro”. Così Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, in occasione del convegno ‘Futuro Periferie. La Cultura Rigenera’, organizzato dal
Mibact. ”Va quindi superato l’approccio, in tema di rigenerazione urbana sostenibile – ha detto ancora – basato solo sull’intervento straordinario e settoriale e su conseguenti azioni scollegate e che troppo spesso hanno riguardato proprio le periferie; a tutto si è ricorso negli ultimi anni attraverso le cosiddette misure urgenti e i finanziamenti ad hoc”.

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