Roma, oltre all’emergenza rifiuti ora anche la bocciatura dei conti di Ama

All’emergenza rifiuti a Roma si aggiunge la bocciatura dei conti di Ama. Il bilancio dell’azienda ha ricevuto parere contrario del Collegio sindacale, perché giudicato fallimentare sotto il profilo finanziario e organizzativo. Un fallimento che si aggiunge alla bocciatura dei romani, ormai invasi dalla spazzatura e sempre più esasperati per una situazione che non migliora. Come è noto — scrive la Repubblica — il Collegio sindacale dell’Ama ha ‘bocciato’ il bilancio 2017 dell’azienda, che attende l’approvazione da parte dell’assemblea dei soci (il Campidoglio) dando un parere negativo. Il bilancio in questione…

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Roma, un conto da 280 milioni per liberarsi (inutilmente) dei rifiuti

Approssimando i dati dettagliati del bilancio 2017, il costo complessivo per i servizi sostenuti dalla società comunale di nettezza urbana Ama a Roma è stato pari a 277,4 milioni di euro. Sono stati soldi spesi dai romani in buona parte per esportare fuori dal Lazio in mezz’Italia e addirittura in Austria 213mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, 149mila tonnellate di “combustibile solido secondario” da bruciare negli inceneritori, 514mila tonnellate di frazione organica stabilizzata (Fos), 230mila tonnellate di frazione organica di rifiuti urbani (Forsu). Ecco, dunque, il conto da quasi 280 milioni…

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Anderson: dal governo un duro colpo ai proprietari di casa

Un duro colpo contro i proprietari di casa – osserva il presidente di FEDERPROPRIETA’ Massimo Anderson – che ancora una volta sono costretti a subire da parte del governo gialloverde e della sua maggioranza con il via libera a Regioni ed enti locali che potranno deliberare aumenti dei tributi sulle case. Un provvedimento ingiusto e ingrato che contraddice le promesse elettorali secondo cui non sarebbe stata colpita ulteriormente la proprietà della casa. Così non è, in quanto i proprietari di casa hanno versato nelle casse dello Stato oltre 50 miliardi…

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VIA LIBERA del governo A REGIONI ED ENTI LOCALI per DELIBERARE AUMENTI DEI TRIBUTI sulla casa

Per la prima volta, da tre anni a questa parte, nella legge di bilancio non c’è la norma che vietava a Regioni ed enti locali di «deliberare aumenti dei tributi nonché delle addizionali ad essi attribuiti con legge dello Stato». Un primo calcolo, fatto dall’ ufficio studi della Cgia di Mestre — riporta Dagospia — quantifica in un miliardo di euro l’impatto sui contribuenti degli inevitabili rincari dell’ Irap, delle imposte Imu/Tasi e delle addizionali Irpef. I proprietari di casa saranno, ancora una volta, tra i più colpiti. Lo sblocco…

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Le caldaie sono le principali responsabili dell’inquinamento

Non sono le auto o in generale i mezzi di trasporto su gomma: le principali responsabili della presenza di Pm10 nell’aria delle città italiane sono gli impianti di riscaldamento, ossia caldaie, stufe e caminetti. Attive solo da metà ottobre a metà aprile, almeno in pianura, eppure responsabili di più del 60% delle polveri sottili. A dirlo è l’ultimo rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano, redatto da Ispra, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore. Tra i diversi argomenti trattati dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale c’è anche quello delle…

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Rifiuti a Roma, Federproprietà-Ambiente chiede un incontro al sindaco: situazione allarmante

I proprietari di case di molti quartieri romani, soprattutto quelli di Roma est, sono particolarmente preoccupati per il continuo degrado ambientale che li coinvolge dopo il pericolo diossina a seguito del rogo del Tmb Salario e le contrastanti notizie relative allo smaltimento rifiuti verso Aprilia, Viterbo, Latina. I dubbi ancora non chiariti dalla Procura di Roma sul rogo che ha messo fuori uso l’impianto di trattamento meccanico biologico pongono con urgenza molte domande all’amministrazione capitolina circa le iniziative e il programma per risolvere una questione (quella de rifiuti) che si…

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mercato immobiliare: dalla seconda metà del 2007 iniziata la fase discendente

Dalla seconda metà degli anni ’90 il mercato immobiliare italiano ha registrato una fase espansiva. La ragione di questo ciclo positivo — secondo una analisi di Tecnocasa — è da ricercarsi nel basso livello dei tassi di interesse sui mutui, seguito all’introduzione della moneta unica che ha generato una maggiore propensione all’indebitamento e di conseguenza una crescente domanda di abitazione; a questo poi si deve aggiungere la volatilità che ha interessato i mercati finanziari. Tutti questi elementi combinati hanno portato ad un incremento dei volumi di compravendita con un picco…

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Gli artigiani chiedono più cantieri in Europa

Milleseicento piccoli imprenditori sono arrivati al Centro congressi della Fiera di Milano. Liquidarla come una semplice giornata dell’«orgoglio artigiano» — scrive il Corriere.it — sarebbe limitativo. I piccoli mobilitati da Confartigianato hanno voluto ribadire il loro «Sì» alle infrastrutture e all’Europa. E il «No» prima di tutto al reddito di cittadinanza, percepito come l’espressione di un nuovo assistenzialismo. I primi imprenditori in camicia e maglioncino (assenti cravatte e grisaglie) hanno cominciato ad arrivare dalle valli lombarde già alle 8 del mattino. Alle 11, come da programma, il segretario generale di…

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Affitti in crescita per il quarto anno di fila

I canoni di locazione sono in aumento per il quarto anno consecutivo, secondo quanto emerge dal Rapporto sulle locazioni 2018 di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con circa 300 agenzie, elaborato con il supporto scientifico di Nomisma, e dall’Ufficio Studi di Tecnocasa. Nel 2018 i canoni sono aumentati del 3,1% rispetto al 2017 (in media 604 euro al mese, contro 586), anche se l’aumento resta inferiore a quello registrato l’anno scorso (+4,1%). I canoni medi mensili restano inferiori del 5,8% rispetto ai valori del 2009 (641 euro), rileva Solo…

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E’ reato puntare la telecamera sul condòmino in lite

Il reato di molestia o disturbo alle persone, previsto e punito dall’articolo 660 del Codice penale, prevede che chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero per mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a cinquecentosedici euro. La norma — scrive Il Sole 24 Ore — tende a tutelare la tranquillità pubblica per la rilevanza che il suo turbamento ha sull’ordine pubblico, in considerazione dell’eventuale possibilità di reazione da…

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