In passato i fondi per il dopo-terremoto spesi male o non spesi

Due terremoti, quello dell’Umbria nel 1997 e quello dell’Aquila nel 2009, hanno fatto piovere sul territorio della provincia di Rieti 84 milioni di euro di fondi per la ricostruzione. Negli anni se ne sono aggiunti altri, di milioni. Della Regione, dello Stato, della Chiesa. Sette giorni fa, però, un altro sisma ha sollevato una verità che era sotto gli occhi di tutti: parte di quel denaro non è stato ancora speso, o è stato speso male, o, ancora, non è stato utilizzato per rendere gli edifici sicuri, secondo quanto scrive…

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Per la ricostruzione Bruxelles potrebbe concedere all’Italia 354 milioni di euro

Ci vorrà invece qualche settimana per definire l’intervento del Fondo di Solidarietà europeo, che garantisce risorse a fondo perduto per la fase di emergenza in seguito alle calamità naturali. E’ quanto scrive Il Corriere della Sera, secondo cui la richiesta è stata già presentata dal governo italiano a Bruxelles, che per il 2016 potrebbe concedere all’Italia fino a 354 milioni di euro. Il Fondo era stato già attivato sia per il sisma dell’Aquila (furono concessi 494 milioni di euro) che per quello dell’Emilia (670 milioni). L’intervento del Fondo è commisurato…

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Efficienza energetica in edilizia: il climatizzatore ci seguirà passo passo

Non solo isolare di più e costruire impianti ed elettrodomestici a basso consumo. La nuova frontiera dell’efficienza energetica in edilizia — scrive La Stampa — potrebbe essere nei sistemi di riscaldamento e raffrescamento localizzato, capaci di produrre vere e proprie nuvole di calore o di freddo che seguono la persona, evitando dispersioni di energia in stanze poco frequentate e corridoi vuoti. Il paragone con la leggendaria nuvola di Fantozzi, che niente ha a che vedere in realtà con il risparmio di energia, può aiutare a immaginare l’effetto di questi impianti.…

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Gli interventi edilizi nelle zone colpite dal sisma sono variante urbanistica

Gli interventi di natura edilizia da realizzare nei luoghi colpiti dal sisma del 24 agosto, che sono dichiarati indifferibili, urgenti e di pubblica utilità, costituiscono una variante agli strumenti urbanistici vigenti, secondo quanto scrive Italia Oggi. Lo prevede la seconda ordinanza della Protezione civile, datata 28 agosto 2016, pubblicata sulla G.U. n. 201 del 29 agosto, che segue e completa la precedente ordinanza del 26 agosto. Il provvedimento firmato dal capo del Dipartimento Fabrizio Curcio reca anche disposizioni in materia di trattamento dei dati personali stabilendo ad esempio che i…

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I professionisti insistono per l’adozione obbligatoria del Fascicolo del Fabbricato

Bene il piano di prevenzione del governo, ma bisogna puntare anche sul Fascicolo del Fabbricato, come da sempre sostiene Federproprietà. La Rete delle professioni tecniche (Rpr) — scrive Il Sole 24 Ore — interviene a commentare gli ultimi annunci dell’esecutivo. Sottolineando la soddisfazione per l’approccio con il quale è stata affrontata in queste prime fasi la tragedia del terremoto che ha sconvolto il Centro Italia. Anche se resta, adesso, l’incognita della prevenzione. Qui i professionisti chiedono garanzie precise. «Prendiamo atto ed esprimiamo apprezzamento per l’impegno assunto dal governo di avviare…

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Ad Amatrice (e non a Rieti) i funerali delle vittime del terremoto

Marcia indietro della prefettura sui funerali delle vittime di Amatrice: le esequie si terranno oggi, 30 agosto, alle 18 nella cittadina devastata dal sisma e non all’aeroporto di Rieti come inizialmente previsto. E così in serata — scrive Il Centro — quando finalmente è ufficiale che i funerali saranno ad Amatrice, le settanta bare già trasportate nell’hangar dello scalo reatino sono state riportate nel borgo. E’ stato Matteo Renzi a chiudere il caso che ha scatenato la protesta degli amatriciani e del loro sindaco Sergio Pirozzi che dalla prime luci dell’alba…

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“Non mi chiesero di fare l’adeguamento sismico della scuola”

“Non mi hanno mai detto di fare l’adeguamento sismico della scuola. Mi sono solo occupato di fare il miglioramento, che è una cosa ben diversa. E la parte in cui siamo intervenuti effettivamente non è caduta, almeno nel periodo delle prime scosse. Ma il sindaco di Amatrice dovrebbe saperlo”. Lo afferma, in un’intervista al Messaggero, Gianfranco Truffarelli, titolare della Edilqualità, la società che nel 2012 ha ristrutturato la scuola elementare di Amatrice, crollata sotto le scosse del terremoto di mercoledì scorso. SOLO CASACONSUM PROTEGGE LA TUA SPESA E LA TUA FAMIGLIA…

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In alcuni casi il permesso di costruire va esibito al vicino

Il proprietario del terreno confinante ha diritto a prendere visione del progetto edilizio del vicino anche se quest’ultimo si oppone: in base alla legge sulla trasparenza, infatti — scrive Italia Oggi — è possibile ottenere dal Comune una copia del permesso di costruire rilasciato dagli uffici dell’ente locale, benché il titolare dell’autorizzazione si opponga: nell’ostensione del documento non vengono in gioco valori come la privacy delle persone, ma profili soltanto pubblicistici, laddove l’accesso al nuovo immobile da realizzare prevede il passaggio sulla proprietà del vicino richiedente. È quanto emerge dalla…

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L’esperto: ecco perché sono crollati anche gli edifici ristrutturati

È la domanda che tutti si fanno dopo il terremoto e alla quale ci sono inchieste della magistratura che daranno risposta: perché sono crollati anche gli edifici ristrutturati da poco? Persino quelli “adeguati” ai criteri anti-sismici? Ma prima dei giudici la risposta la dà Gian Paolo Cimellaro, docente del corso di Ingegneria sismica del dipartimento di Ingegneria civile del Politecnico di Torino, intervistato da La Stampa, secondo quanto riporta il sito Tiscali. Per l’esperto la causa è da cercare nei “ferri di armatura assenti, protezioni nei punti sbagliati, errori nei calcoli,…

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Favorire le demolizioni e riedificazioni virtuose con forti sgravi e rimborsi fiscali

Nei casi di immani tragedie come il sisma che ha colpito alcuni piccoli centri del Lazio e delle Marche — scrive il sito Tiscali — ci si chiede sempre se la ricostruzione debba avvenire nello stessa area che rimane ad altissimo rischio sismico o se invece si potrebbe pensare di favorire il trasferimento dell’intera comunità in altre zone meno pericolose. Oltretutto in questo caso non si tratta di aree fortemente popolate, né di centri produttivi nevralgici. In questo come in tutti gli eventi precedenti la scelta è stata sempre quella…

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