Mercato immobiliare: luci e ombre del prestito vitalizio

E’ in arrivo sul mercato immobiliare “il prestito vitalizio” per chi ha una casa. Una formula di finanziamento alternativa ai canali tradizionali e cioè alla vendita dell’immobile attraverso la nuda proprietà. Il regolamento di attuazione è stato varato dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi in ottemperanza delle norme del maggio 2015 che innovavano le disposizioni della legge Tremonti del 2005. Il proprietario con più di 60 anni potrà convertire i n contanti una parte del valore della casa senza lasciare l’abitazione per far fronte alle proprie esigenze.

I dubbi e le perplessità sembrano, per ora, superare i giudizi positivi dell’operazione. Troppo ampia la forcella degli interessi e delle modalità di estinzione del finanziamento. Secondo una nota dell’Associazione bancaria italiana (Abi) i tassi d’interesse che verranno applicati al prestito vitalizio ipotecario dovrebbero oscillare tra il 2 e il 7 per cento. Si tratterebbe di un valore compreso tra il mutuo per acquistare un immobile e quello applicato ad un finanziamento personale.

Il mercato dei mutui a tasso variabile, secondo gli ultimi dati, evidenzia che questi nel totale sono passati da 55.592 mila del 2010 ai 33.031 del 2015. E’ stata però previsto un recupero entro il 2018 che li porterà a 42.700, ancora molto distanti dalla fase di crisi. I mutui a tasso fisso sono passati dal 6 per cento del 2008 al 3,96 del 2015 mentre per quelli a tasso variabile la discesa è stata più consistente: dal 6,04 del 2008 al 3,13 del 2015.

 

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