Roma, crolla il palazzo che ospita il teatro Olimpico: niente vittime. Ma la manutenzione?

Tre piani di un palazzo sul lungotevere Flaminio —  che al piano terra ospita il teatro Olimpico dove è in cartellone lo spettacolo di Max Giusti “Pezzi da 90” — sono crollati la notte di giovedì 21 a Roma. A cedere sono stati il quinto, il sesto e il settimo piano al civico 70. Per fortuna non ci sono state vittime né feriti: qualche ora prima del crollo, che si è verificato tra le 3,30 e le 4, lo stabile era stato evacuato dai vigili del fuoco, intervenuti sul posto in seguito alla segnalazione, a mezzanotte e mezza, dell’inquilina di un appartamento all’ultimo piano dello stabile, che aveva notato delle lesioni sul muro. Giunti sul posto con sei squadre, i vigili hanno eseguito subito le verifiche, in seguito alle quali è stata disposta l’evacuazione del palazzo. Sono rimasti danneggiati dal crollo alcuni veicoli parcheggiati nei pressi del palazzo. L’area è stata messa in sicurezza. I vigili del fuoco hanno avviato i sopralluoghi volti a verificare le cause del cedimento. In seguito al crollo, il lungotevere Flaminio è stato chiuso al traffico con conseguenti rallentamenti nella circolazione automobilistica. Cedimento strutturale: questa la prima ipotesi. Certo, se ci fosse stata una adeguata manutenzione probabilmente i tre piani non sarebbero crollati e non si sarebbe sfiorata la tragedia. “Io abito al secondo piano del palazzo. A mezzanotte e 20 l’inquilina del settimo piano ha sentito degli scricchiolii. Avendo contatti diretti con le forze dell’ordine, ha chiamato e sono accorsi i vigili del fuoco” — racconta l’ingegner Andrea Ciacchella, residente del palazzo di lungotevere Flaminio 70 — Io li ho fatti entrare anche a casa mia, ma da me non c’erano problemi. Allora siamo saliti al settimo piano, e c’erano delle aperture sul solaio, lungo la muratura. Per cui con i vigili del fuoco abbiamo ipotizzato un cedimento. Abbiamo concordato con i vigili del fuoco l’evacuazione”.

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