Roma, riapre a giugno il Lineur ma a misura di bambini

 

Al posto del vecchio Luneur, chiuso da anni, arriva nella capitale il nuovo parco tra dinosauri, trenini e giochi pedagogici. Dopo il glorioso passato cristallizzato nei racconti d’infanzia e nelle memorie dei nostalgici — scrive la Repubblica — e a distanza di otto anni dalla chiusura, il polmone del divertimento capitolino rinasce dalle sue ceneri: a fine marzo la chiusura del cantiere, a giugno la riapertura del nuovo Luneur con testimonial una civetta e con protagonisti i bimbi da 0 a 12 anni. Addio dunque al Rotor, il frullastomaco star di tanti pomeriggi adolescenziali che ora diventa un immenso orologio che segna un tempo che non c’è; addio alla casa delle notti orientali sulla cui torretta giganteggiava il mago dagli occhi spiritati e si inseguivano senza sosta tre animatronic in abiti arabeggianti; addio al tagadà e al galeone pirata in versione thrill immortalato in “Innamorato pazzo” con i giovani Celentano e Ornella Muti. Niente crazy dance, labirinto di cristallo e musica da discoteca sparata dagli altoparlanti. Le atmosfere della Los Angelos di Blade Runner lasciano il posto al mondo incantato e fiabesco di un Luneur pensato e realizzato a misura d’infanzia. La ruota panoramica, ristrutturata, che già da lontano saluta chi dalla Colombo arriva all’Eur, sarà la porta d’ingresso al nuovo parco nato da una partnership tra Italian Entertainment Group Spa di Luigi Abete e Filmmaster Events (che gestisce anche Cinecittà World) con un investimento di 21 milioni di euro. Restano gli originali del Brucomela, del Jumbo, della giostra dei cavalli e di quella delle tazze; il resto sarà tutto una novità.

«L’ingresso — racconta al quotidiano Filippo Chiusano, ad di Luneur Park Spa — costerà 5 euro, ma per chi compra il carnet di gettoni da 7,50 euro l’entrata sarà gratuita; stiamo definendo abbonamenti speciali perché vogliamo che sia un ambiente a misura di famiglia». A chi varca l’unico ingresso in via delle Tre Fontane sarà consegnato un braccialetto che servirà anche per geolocalizzare i bambini «perché l’obiettivo — continua Chiusano — è che i piccoli siano sicuri all’interno del parco anche se papà e mamma gli lasciano la mano e che li possano controllare con una semplice applicazione sul cellulare».

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