Lavori in casa: chi può usufruire delle detrazioni

L’inchiesta della Procura di Roma e le polemiche in corso sul crollo del palazzo di lungotevere Flaminio hanno sollevato discussioni sui crolli ma anche sulla manutenzione degli edifici pubblici e privati. Per i lavori di casa la Legge di Stabilità 2016 ha esteso fino al 31 dicembre la possibilità per i contribuenti di usufruire delle detrazioni al 50% e fino ad un tetto di 96 mila euro. Dal 2017 le detrazioni sui lavori di recupero del patrimonio edilizio torneranno al 36% con un tetto a 48 mila euro. La detrazione, che va spalmata in 10 anni per 10 quote di pari importo, spetta ai contribuenti Irpef proprietari degli immobili oggetto degli interventi oppure titolari di altri diritti di godimento sugli stessi (nuda proprietà, usufrutto, uso, abitazione in comodato) ma anche a chi ha un contratto di locazione o di comodato, soci di cooperative divise e indivise. I lavori devono essere riferiti a manutenzioni straordinarie, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Per i condomini le detrazioni sono possibili anche per lavori di manutenzione ordinaria. Per altri casi più particolari e per la singole modalità è opportuno rivolgersi ad associazioni come la Federproprietà che ha nelle sue strutture esperti e consulenti.

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