Affittopoli a Roma: il danno erariale ammonta a 7 milioni e mezzo di euro

Nelle case popolari gli orologi si sono fermati agli anni Ottanta. Per trent’anni il Comune ha lasciato invariati i canoni d’affitto degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica, senza nemmeno eseguire l’adeguamento Istat. Proprio su questo fronte sta lavorando la Procura della Corte dei Conti del Lazio per stabilire una prima stima del danno erariale causato alle casse del Campidoglio. Ammontano approssimativamente a 7 milioni e mezzo di euro i mancati incassi, solo per questa specifica voce di danno.

Tutto è partito con la legge n.33 del 1987 che disciplinava l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. In base a quella normativa, venne stabilito che le persone più indigenti avrebbero potuto usufruire di una casa popolare pagando un canone mensile di 15 mila lire.

Articoli Correlati