L’ex sindaco Giubilo: già nell’88 Pci e Cgil mi impedirono il censimento del patrimonio immobiliare capitolino
L’ex sindaco di Roma, on. Pietro Giubilo, in un’intervista alla rivista di Federproprietà “La Proprietà edilizia” (che si può avere gratuitamente richiedendola per email a segreteria@arpe.roma.it) denuncia come, già nel 1988, avesse tentato di sanare il problema del patrimonio edilizio comunale e di chi lo possedesse realmente. Con due ordini di servizio vennero istituiti l’Ufficio recupero crediti e l’Ufficio ispettivo. Convinti che questo non fosse sufficiente a risolvere il problema si decise per un bando pubblico per realizzare un censimento del patrimonio immobiliare. Fu a questo punto che si scatenò l’opposizione del Pci e partirono diffide e denunce da parte della Cgil. Gli stessi, o i loro eredi che oggi gridano allo scandalo. Peccato che da allora siano passati 28 anni e ben 5 Giunte di sinistra guidate dai sindaci Rutelli (2), Veltroni (2) e Marino.
Giubilo fu costretto a dimettersi pochi mesi dopo non senza aver ricevuto pressioni e minacce da immobiliaristi e politici. Secondo l’ex sindaco il censimento, approvato subito dopo di lui dalla Giunta Carraro, è stato portato a termine del 1996 ma questo non ha portato alla soluzione del problema che garantisce l’alibi per alimentare il clientelismo politico.