Leasing abitativo: 200mila under 35 i potenziali clienti
Da quando la legge di Stabilità 2016 ha introdotto e codificato il “contratto di locazione finanziaria di immobile da adibire ad abitazione principale” — scrive il Sole 24 Ore — si è fatto un gran parlare del leasing abitativo soprattutto in virtù delle collegate agevolazioni fiscali. E non potrebbe essere altrimenti, visti i tempi di crisi vissuti dalle famiglie e dal mattone, con il crollo delle compravendite che ora cominciano piano a risalire. «Ma il profilo fiscale, la detrazione ai fini Irpef, è solo una parte dell’impianto, tra l’altro destinata a durare per cinque periodi d’imposta. Mentre tutta la disciplina, regolata da un punto di vista civilistico, rimarrà in piedi e contribuirà alla ripresa del mercato anche negli anni successivi», dichiara Enrico Pernigotto, commercialista dello studio Pernigotto&Associati di Brescia, al Sole 24 Ore.
Spiega la legge di Stabilità che la banca o l’intermediario finanziario, in cambio di un canone periodico, «si obbliga ad acquistare o a far costruire l’immobile su scelta e secondo le indicazioni dell’utilizzatore, che se ne assume tutti i rischi, anche di perimento», e che alla scadenza del contratto potrà rilevarne la proprietà ad un prezzo prestabilito. Per i periodi d’imposta dal 2016 al 2020, e con abitazioni da adibire a principali entro un anno dalla consegna, è prevista la detrazione del 19% delle spese sostenute per canoni e oneri accessori (su un totale non superiore a 8mila euro annui) e dell’eventuale costo di acquisto «a fronte dell’esercizio dell’opzione finale» (su importo di riscatto massimo di 20mila euro). Purché all’atto di stipula si sia under35, non proprietario di altre abitazioni, e con un reddito complessivo non oltre 55mila euro. Se l’età è pari o superiore a 35 anni, infatti — spiega il quotidiano –gli importi su cui calcolare il bonus sono ridotti della metà. Guardando a queste agevolazioni, preannuncia Assilea (Associazione nazionale delle società di leasing), il bacino della clientela “virtuale” raccoglierebbe un milione di persone: 200mila under e 800mila over35, in linea con i requisiti e in cerca di casa.