Roma invasa dai topi. Che fare? Mandiamoci i gatti

A quanto pare un impiegato del Comune di Roma addetto a vendere i biglietti per le visite ai Fori e al Colosseo d’improvviso ha visto colare sangue dal soffitto. In breve si è scoperta l’origine di quel macabro sgocciolamento: un topo morto incastrato nell’intercapedine del soffitto. Immediatamente la biglietteria è stata chiusa, i turisti avvertiti e congedati, i Fori e il Colosseo vedovi di visitatori per un giorno. La notizia è rimbalzata in un attimo in tutte le redazioni dei giornali del mondo, ed è suonata come un altro schiaffone in faccia alla capitale del nostro Paese. D’altronde chi vive a Roma sa che i topi scorrazzano allegramente per le vie della città. Nelle fogne ce ne sono a milioni, e le vibrazioni del traffico li spaventano al punto di farli uscire dalle loro tane sotterranee e spingerli all’aria aperta. I topi ai Fori sembrano la conferma finale di un disastro annunciato e realizzato. La gente comune, pressata dalla crisi, schiacciata negli autobus, dimenticata da chi avrebbe dovuto governare la città, non crede più nelle belle promesse della politica.

La Sovrintendenza ha poi specificato che si è trattato di un caso isolato: «Non c’è alcuna invasione o emergenza di topi né al Colosseo, né al Foro Romano, che sono rimasti regolarmente aperti». Tuttavia i dati parlano chiaro: solo nel 2015 l’Ama, che si occupa della derattizzazione capitolina, ha effettuato 1.700 interventi contro i topi per un costo di circa 190mila euro. Il problema è che, da metà gennaio a metà febbraio 2016, sono stati oltre 600 gli interventi d’emergenza anti topo. Per fortuna che ora entrano in scena i gatti. L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) propone da subito l’introduzione di una colonia felina nelle zone che vedono una presenza eccessiva di topi e allo stesso tempo esprime la sua preoccupazione per una possibile derattizzazione di massa con l’ausilio massiccio di veleni che potrebbero causare problemi anche ad altri animali presenti in zona. “La soluzione è semplice – dichiara Lorenzo Croce presidente Aidaa – i topi si combattono con i loro predatori naturali e cioè con i gatti e non certo con massicce dosi di veleno sottoforma di topicidi”.

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