Mutui: nuovo minimo storico dei tassi d’interesse

Secondo il Rapporto mensile diffuso dall’Associazione Bancaria Italiana, a febbraio il tasso, che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili, è risultato pari al 2,40% toccando il minimo storico (2,49% il mese precedente e 3,49% nel febbraio del 2014). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui — scrive il Sole 24 Ore —  quasi i due terzi sono mutui a tasso fisso: nell’ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari al 63,66% (66,1% il mese precedente; era 60,9% a dicembre 2015). Il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) si è invece collocato all’1,14% (1,16% il mese precedente; 2,89% a fine 2007). Il tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito) si è attestato allo 0,49% (0,50% il mese precedente), quello sui Pct a 1,31% (1,26% il mese precedente).

Il record al negativo dei tassi sui nuovi mutui si accompagna dalla conferma dei segnali positivi che arrivano dal fronte dei prestiti delle banche a famiglie e imprese. Il Rapporto mensile Abi segnala infatti, sempre a febbraio — continua il quotidiano economico — una crescita dello 0,04% contro il -0,58% registrato a gennaio che aveva annullato il rialzo iniziato a novembre. Il totale dei prestiti a residenti in Italia (settore privato più Amministrazioni pubbliche) si colloca a 1.826,8 miliardi di euro, segnando una variazione annua di +0,6% (-0,2% il mese precedente). Per il vice direttore generale dell’associazione, Gianfranco Torriero si tratta di «incrementi contenuti ma che segnalano una potenziale inversione del ciclo».

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