L’anomalia patrimoniale delle attrezzature sportive

 

Nel corso degli ultimi anni è emerso nel linguaggio tecnico-giuridico-fiscale un termine conosciuto da pochi: imbullonati, cioè i macchinari fissati a terra. Nella ricerca di nuove tasse era stato codificato il principio che per la determinazione delle rendite catastali degli stabilimenti industriali base imponibile per il calcolo di Imu e Tasi dovessero essere considerati anche gli impianti fissi. Le imprese che non lo avevano fatto sono state in questi anni subissate da “ cartelle pazze” del fisco. In definitiva era stato introdotto un principio, solo in Italia, in base al quale venivano tassate con una patrimoniale le attrezzature produttive.

La Legge di Stabilità del dicembre 2015 ha stabilito che dal primo gennaio 2016 sono esclusi dal calcolo della rendita catastale macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti funzionali al processo produttivo. La conseguenza è che il 16 giugno quando le aziende dovranno pagare la prima rata di Imu e Tasi non dovranno più tener conto delle attrezzature di produzione ancorate a terra, i cosiddetti imbullonati. Rimane aperta la questione dei contenziosi aperti che dovranno essere esaminati dai giudici tributari. Quale provvedimenti prenderanno.

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