Ad Asti leggera riduzione della Tari

Stanno arrivando ai contribuenti astigiani i bollettini per il pagamento della tassa rifiuti. Sono i modelli F24, già compilati dal Comune di Asti, che dovranno essere utilizzati per versare quanto dovuto in tre rate oppure in una soluzione unica. La tassa rifiuti oggi si chiama Tari: è un’imposta istituita con la Legge di Stabilità 2014 ed ha sostituito la vecchia Tares. Chi sceglierà il pagamento rateale dovrà tenere a mente queste tre scadenze: 16 maggio, 16 luglio e 16 ottobre. Coloro che, al contrario, decideranno di versare tutto in un’unica soluzione dovranno farlo entro il prossimo 16 giugno. Il sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, riprendendo quanto aveva dichiarato a febbraio al momento dell’approvazione dello schema di bilancio, ricorda «che, per la prima volta nella storia recente della città, si riscontra un lieve calo rispetto allo scorso anno: la riduzione è di circa lo 0,7% per le utenze domestiche e circa il 4,3% per quelle commerciali, ovvero negozianti, artigiani, professionisti ecc. Per una famiglia tipo (3 persone) in un alloggio di 100 metri quadrati, si può avere, indicativamente, un risparmio sino ad un massimo di 5 euro. Quindi ha aggiunto: «Nonostante il periodo di crisi abbiamo cercato di gravare il meno possibile sulle famiglie astigiane. Per il quarto anno consecutivo non sono state aumentate le tariffe di mense, scuole, parcheggi, autobus, che si collocano oggi tra le più basse del Piemonte». Le entrate correnti di natura tributaria sono stimate per l’anno in corso in 47 milioni e 901 euro. Si prevede che la Tari apporti un gettito che il primo cittadino indica tra i 17 e i 18 milioni di euro. Per fornire un termine di paragone si pensi che i servizi a domanda individuale (mense, asili, impianti sportivi ecc.) incidono sulle casse comunali con poco meno di 1 milione e mezzo di euro di entrate a fonte di oltre 3 milioni e 800 mila euro di costo per fornire il servizio.