La sfida di due architetti agli Usa: appartamenti a Milano per soggiorni brevi

Due architetti milanesi hanno lanciato la sfida ai portali americani per la gestione di un servizio alberghiero di appartamenti che permette a chiunque di prenotare per soggiorni brevi o lunghi a Milano un immobile come se fosse un albergo. Il colosso Usa Airbnb è ormai esteso in tutto il mondo e anche molti proprietari di case italiani, soprattutto al Nord, vi sono iscritti. Davide Scarantino e Gianluca Bulgheroni, amici da bambini, hanno creato una startup ITALIANWAY che dispone di 160 appartamenti e che già a fine 2016 prevede di fatturare 2,4 milioni di euro, con un utile pari al 15% del fatturato. Era iniziato nel 2015 con soli 15 appartamenti in gestione, con un capitale iniziale di 100 mila euro ed altri 100 mila di finanziamento. L’idea è nata dalla constatazione che ormai il viaggiatore si muove con lo smartphone in cerca di tutto quello che gli serve: strade, negozi, divertimento, mappe, ristoranti. E quindi anche cercare anche modalità diverse da quelle degli alberghi, senza grandi formalità per avere un ambiente simile a quello di casa propria. Osservando il patrimonio immobiliare milanese e la mobilità di quanti si recano a Milano per affari, per turismo, per convegni, per vedere le mostre (svolgere tutti gli adempimenti, lasciando i bagagli), i due architetti sono giunti alla conclusione che c’era la possibilità di sfruttare il patrimonio immobiliare sempre più invenduto in tanti anni di crisi, utilizzandolo alternativamente come locazione ordinaria. Bulgheroni aveva già competenze immobiliari e alberghiere, lavorando nell’impresa di famiglia la Edilpark.

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