Roma, immobili di beneficenza affittati a pochi euro

Assistenza socio-sanitaria e beneficenza a minori ed anziani emarginati sarebbero la «stella polare» ma nei fatti gli Istituti di Santa Maria in Aquiro sembrano destinare il «sussidio» a chi proprio non ne avrebbe bisogno. Spulciando l’elenco del ricchissimo patrimonio immobiliare — rivela Il Tempo — si scopre un tesoro da svariati milioni di euro. Palazzi cielo terra nel cuore di Roma, appartamenti, uffici e box auto. Immobili che, se messi a pieno regime, garantirebbero il completo svolgimento delle finalità per cui gli Ipab (Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza) sono stati costituti con tanto di regio decreto nel lontano 1923. Nella realtà invece una parte di questi immobili risulta sfitta, un’altra parte locata a prezzi scontatissimi e solo una piccola fetta della ghiotta torta corrisponde canoni di locazione congrui al valore di mercato. A volerci vedere chiaro e mettere un punto fermo nella gestione immobiliare da parte dei vertici di Isma è la Corte dei Conti che in diverse occasioni ha bussato alla porta di Palazzo Rivaldi chiedendo «una dettagliata relazione sulla situazione economico-finanziaria dell’Ipab». Indagini partite a seguito di diversi esposti giunti ai magistrati contabili, e non solo, nei quali sono contenuti i nomi e i cognomi dei fortunati. Nel frattempo basta cliccare sul sito ufficiale di Isma per verificare quanto detto. La zona più gettonata è quella del centro: via del Babuino, piazza di Spagna, piazza Navona, via del Colosseo, via del Seminario, via della Guglia, via dei Pastini.

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