Contratto di affitto: come funziona il subentro

Se cambiano gli inquilini prima della scadenza del contratto ma le condizioni restano le stesse occorre sottoscriverne un altro? Non tutti sanno — scrive il sito Investire oggi — che la normativa sulla locazione in Italia prevede il subentro nell’affitto proprio per regolare queste circostanze e snellire le pratiche e il passaggio. Non solo: è anche ammesso il subentro del proprietario nel contratto di affitto, ad esempio se l’immobile affittato viene ceduto tramite compravendita, donazione o successione. Se non è vietato espressamente dal contratto dunque, è possibile fare il subentro nell’affitto. Il primo adempimento di tipo economico prevede il pagamento dell’imposta di registro pari a 67 euro. L’importo va versato tramite modello F24, in cui andranno inseriti i dati delle parti e dell’immobile, nel termine massimo di trenta giorni. L’F 24 andrà poi presentato all’Agenzia delle Entrate insieme al contratto e al documento di identità. In alternativa al modello F24 l’interessato può procedere in via telematica: sul sito dell’Agenzia delle Entrate si trova il modello di richiesta RLI. Questo va compilato inserendo il codice 3 “Cessione” e compilando la pagina 1 (per i dati sul contratto e la durata della locazione), la 2 (quadro B con i dati delle tre parti coinvolte nel subentro) e la 3 (quadro C e D sui dati catastali e la scelta del regime fiscale per la locazione). Come ultimo step è prevista la firma di una scrittura privata: l’ideale è creare due copie originali datate e affrancate con una marca da bollo di 2,00€.

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