Termovalvole prorogate a giugno 2017, accolta la richiesta del Coordinamento dei proprietari

I condomìni guadagnano sei mesi di tempo per risultare adempienti all’obbligo di inserire sui caloriferi le valvole di calore. Il Consiglio dei ministri ha disposto il rinvio al 30 giugno 2017 del termine – attualmente fissato al prossimo 31 dicembre – entro il quale occorre installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, previa verifica che tale installazione determini efficienza di costi e risparmio energetico. Come è noto, la richiesta di una proroga era stata avanzata da Federproprietà anche tramite alcune interrogazioni parlamentari. Dal decreto arriva anche la proroga per le concessione del commercio su aree pubbliche, decreto che dispone slittamenti pure in materia di ambiente, cultura ed enti locali. Uno slittamento, quello delle concessioni pubbliche, quadriennale a sorpresa tanto da essere definito un fulmine a ciel sereno per il settore da Maurizio Innocenti, presidente di Anva, l’associazione Confesercenti del commercio su aree pubbliche, mentre è stata accolta con sollievo dal Movimento 5 stelle. Inoltre i precari della p.a. in salvo per il 2017. Sono circa 40 mila i lavoratori a tempo determinato e i collaboratori delle amministrazioni pubbliche che saranno confermati anche per il prossimo anno. Anno in cui resteranno valide pure tutte le graduatorie dei concorsi, che recano circa 4.500 vincitori in attesa di chiamata e oltre 150 mila riconosciuti idonei.

Il Coordinamento Unitario dei Proprietari (ARPE, FEDERPROPROIETA’, UPPI e CONFAPPI), esprime viva soddisfazione per la decisione presa dal Consiglio dei Ministri nel decreto Milleproroghe di rinviare al 30 giugno 2017 la data per l’ applicazione delle valvole termostatiche ai termosifoni nei condomini con impianto centralizzato di riscaldamento. Vengono così recepite le richieste fatte dalle organizzazioni sindacali dei proprietari edilizi che avevano accolto con un iniziale scetticismo la notizia  di una proroga solo fino al 15 aprile.  Questo avrebbe significato dover compiere i lavori durante il periodo di accensione dei termosifoni. Il governo ha tenuto conto quindi delle necessità dei singoli condomini legate alla difficoltà di reperire le valvole stesse, ormai quasi esaurite, la mancanza dei tempi tecnici per compiere i  necessari lavori senza incorrere nelle multe previste dalla legge e l’aggravio economico considerevole in un periodo di crisi.

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