Terremoto: sopralluogo nelle ex case popolari di Amatrice
Si e’ svolto un nuovo sopralluogo disposto dalla Procura della Repubblica di Rieti sui resti dei complessi immobiliari di Largo Sagnotti, ad Amatrice, nel crollo dei quali, durante il terremoto del 24 agosto scorso, hanno perso la vita 22 ersone. Nello specifico gli accertamenti avviati, che proseguiranno nei prossimi giorni, hanno riguardato uno dei tre complessi immobiliari, quello dell’ex proprieta’ di Ina Casa, complesso di 6 appartamenti nel quale si sono registrate numerose vittime. I periti incaricati dal pool di magistrati che indagano sui crolli del sisma, e coordinati dall’ingegner Antonello Salvatori, hanno effettuato nuove verifiche sul posto, accompagnati dagli agenti di polizia giudiziaria, disponendo una parziale rimozione delle macerie – gia’ sotto sequestro – al fine di raggiungere le fondazioni degli edifici per una ulteriore verifica tecnica. Al sopralluogo, per la prima volta, erano presenti anche alcuni familiari delle vittime
dell’edificio, che dopo gli esposti presentati lo scorso ottobre dall’avvocato Wanda della Vigna del Foro di Teramo,
legale rappresentante delle famiglie di 16 delle 22 vittime e di alcuni tra i feriti dei crolli, hanno ottenuto di prendere
parte alle verifiche, avvalendosi di una consulenza di parte curata dal dottor Daniele Felici della Meva Progetti e Servizi
srl. “Abbiamo accesso al sito per la prima volta dopo la tragedia – ha detto l’avvocato della Vigna durante gli
accertamenti – le indagini difensive che sto portando avanti non sono finalizzate a cercare un colpevole ad ogni costo.
Quello che vogliamo capire e’ perche’ il palazzo e’ crollato, perche’ ci sono stati dei morti, perche’ queste persone non ci
sono piu’, se ci sono responsabilita’ umane o se quanto accaduto e’ colpa del terremoto”.
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